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TiBre, Delrio: “Via al primo lotto, per il raddoppio ferroviario si vedrà” – Protesta degli ambientalisti

Ti-Bre Delrio

“Le opere aggiudicate vanno completate. Per ora abbiamo fatto una cosa utile per il Paese, per rimetterlo il moto: far andare avanti lavori già aggiudicati e non bloccarli. Abbiamo sbloccato i primi 500 milioni di euro proprio per dare il via libera al primo lotto della TiBre.

Così ministro delle Infrastrutture Delrio lunedì a Noceto, parlando della realizzazione del primo tratto della TiBre autostradale.

Quanto alla parte rimanente, ovvero il raddoppio della ferrovia Pontermolese, Delrio ha spiegato che “è condizionata alla sostenibilità finanziaria e alla sua reale utilità: questa è un’analisi che stiamo facendo con Rfi a livello nazionale, nell’ambito del Documento di programmazione delle opere strategiche, che sarà approvato ad aprile.

Con l’impiego delle nuove tecnologie non è più necessario avere il raddoppiamento dei binari per ottenere i medesimi effetti”.

Dunque, il raddoppio potrebbe non essere sensato.

SULL’AEREOPORTO – A chiosa, un veloce commento sul futuro del Verdi: “I piccoli aeroporti imparino a lavorare in sinergia per sopravvivere”.

PROTESTA DEGLI AMBIENTALISTI – Ma gli ambientalisti non ci stanno, e hanno manifestato nel corso dell’incontro. “WWF, Legambiente e coordinamento dei comitati contrari all’autostrada Tirreno-Brennero hanno manifestato oggi in occasione della visita a Noceto (PR) del Ministro delle Infrastrutture Delrio – si legge in una nota.

La scelta di approvare la bretella autostradale per le associazioni ambientaliste è in forte contraddizione con gli impegni presi dal governo italiano a favore della ferrovia, della riduzione del trasporto su gomma e della sostenibilità dei trasporti.

Con l’apertura dei cantieri cominciano ad emergere i molti problemi legati alla costruzione dell’autostrada Ti-Bre: la distruzione di habitat in violazione delle leggi, l’impatto sulle aziende agricole in un’area di grande pregio produttivo, la realizzazione di altre strade accessorie che i comuni hanno chiesto invano di convertire in opere utili al risanamento ambientale e l’insostenibilità economica del progetto.

Se il governo italiano volesse veramente riformare ed innovare il Paese – dichiarano le Associazioni – non affiderebbe il futuro a scelte fatte con una Legge Obiettivo ormai superata e palesemente inadeguata alle esigenze di oggi. Il rinnovamento di cui abbiamo bisogno è uno sviluppo che si prenda cura del territorio, che punti a sistemi di mobilità sostenibili ed efficienti e che smantelli l’attuale iniquo sistema delle concessioni autostradali.

L’asfalto della Tirreno-Brennero cancella la campagna e di fatto nega di destinare quelle ed altre future risorse al più sostenibile completamento del Ti-Bre ferroviario”.

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