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Crac Parma Fc: niente maxi sequestro per Ghirardi e Leonardi

ghirardi leonardiIl Tribunale delle imprese di Bologna ha rigettato la richiesta di maxi sequestro nei confronti dell’ex presidente del Parma Fc Tommaso Ghirardi e di altre sedici persone coinvolte nel crac del Parma Fc. Lo ha stabilito il giudice Anna Maria Rossi che ha detto «no» alla richiesta avanzata nei mesi scorsi dai curatori fallimentari del club emiliano Angelo Anedda ed Alberto Guiotto.

La sentenza è diretta conseguenza della relazione del perito Renato Santini a cui il Tribunale di Bologna aveva chiesto di indagare sulle ragioni del dissesto che aveva portato al tracollo della società sportiva parmigiana. Santini aveva già sottolineato come dalle analisi svolte e dalla documentazione esaminata non appare condivisibile la visione espressa dai curatori.

Per il perito la situazione del club diventò irrecuperabile solo dal 15 novembre del 2014 e non prima come invece ipotizzato da Anedda e Guiotto che parlavano come data decisiva per il crac quella del 30 giugno 2013. Una differenza che, di fatto, scagionerebbe gli ex dirigenti ducali, come appunto Tommaso Ghirardi.

I curatori Anedda e Guiotto avevano chiesto sequestri per svariati milioni nei confronti di ex soci e amministratori della società. Oltre a Tommaso Ghirardi la richiesta è stata rigettata anche per Pietro Leonardi, Susanna Ghirardi, Arturo Balestrieri, Silvia Serena, Roberto Giuli, Giuseppe Scalia, Roberto Bonzi, Andrea Zaglio, Ottavio Martini, Mario Bastianon, Francesco Sorlini, Maurizio Magri, Osvaldo Francesco Maria Riccobene, Giovanni Schinelli, Alberto Volpi e Alberto Rossi. Sul crac del Parma Fc continuano comunque le indagini della Procura di Parma che ha ancora aperto un fascicolo per bancarotta fraudolenta.

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