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Sicurezza: 16 nuove telecamere a Mezzani e Sorbolo

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A Mezzani e Sorbolo sono state installate 16 nuove telecamere per la sicurezza dei cittadini. Comeser Srl di Fidenza ha vinto il bando pubblico indetto dall’Unione dei Comuni della Bassa Est per la videosorveglianza urbana ed ha completato l’installazione delle postazioni previste.

Tutte le telecamere sono ad alta definizione, due in particolare dotate del sistema Ocr per il riconoscimento delle targhe. Nella Centrale operativa di Sorbolo il presidente di Comeser, Gianluca Scarazzini, e l’ingegnere Marco Bragalini della stessa società hanno illustrato il funzionamento delle telecamere e del sistema al presidente dell’Unione Bassa Est Nicola Cesari, oltre che a Carabinieri e Polizia municipale.

“Abbiamo dato attuazione ad un investimento importante dell’Unione – spiega Nicola Cesari, sindaco di Sorbolo – le telecamere sono collocate in diversi punti: cinque telecamere nella zona di Coenzo, due a Casaltone, due a Bogolese e due a Mezzano Inferiore, una a Mezzano Superiore e quattro a Sorbolo capoluogo di cui una all’incrocio tra via Venezia e via Mantova offerte da Comeser che ha vinto l’appalto. Le sedici nuove telecamere si affiancheranno a quelle presenti: dodici a Sorbolo, una a Casale e una a Mezzano Inferiore. Pensiamo di avere intrapreso la strada ottimale con un modello che integra l’alta tecnologia, l’informatica, la mappatura del territorio e il lavoro degli agenti di Pm in collaborazione con i Carabinieri sia in strada, presidiando il territorio, che negli uffici, aggregando i dati”.

“Ogni volta che Comeser è a fianco delle amministrazioni e, dunque, dei cittadini fornendo le videocamere e la nostra fibra ottica siamo orgogliosi di dare un servizio utile sul territorio – sottolinea Gianluca Scarazzini presidente dell’azienda – assolvono a funzioni importanti: monitorare e controllare il territorio; fungere in prospettiva anche da deterrente, perchè un paese “vigilato” è più difficile da violare se “vieni tracciato” anche dagli occhi elettronici”.

“Abbiamo collegato alcune postazioni direttamente con la fibra ottica e altre in wireless realizzando una rete dedicata. Daremo, inoltre, un nuovo monitor con pc ai Carabinieri così avranno accesso alle telecamere e alle registrazioni a fini investigativi, di ricerca, di controllo e monitoraggio del territorio – aggiunge l’ingegnere  di Comeser -. Abbiamo cercato di ottimizzare al meglio le tempistiche: abbiamo incontrato alcuni ostacoli nel posare i cavi per la fibra ottica nei percorsi previsti su carta, perchè non passava nei tubi della pubblica illuminazione esistenti. Alcuni erano pieni o troppo sporchi ed intasati. Laddove era difficoltoso il passaggio, abbiamo dovuto effettuare nuovi scavi e posare nuovi tubi”.

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