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Il Parma stecca la gara della svolta, Scavone non basta: al Tardini Feralpi passa 2-1

parma-feralpiProprio in occasione di una celebrazione di Giuseppe Verdi, seppur lui odiasse l’italica pedata, nacque il Verdi Foot Ball Club, poi Parma Foot Ball Club. Poi… Parma Calcio.

Ma nella sera in cui Verdi approda al Tardini, la notte, già gelida, si traveste da dramma in due tempi, pardon, due atti. Il Parma, in campo per prendersi il secondo posto, stona e stecca mostruosamente, non gioca e quando lo fa sbaglia: l’avversario si dimostra più cinico, attento, preciso. E vola in testa. Mentre il buio della notte inghiotte un Parma piccolo piccolo.

LA PARTITA – Può essere la gara della svolta: vincendo il Parma finirebbe tra le Big del Girone, e può, deve, farlo. Ma davanti c’è un avversario ostico, aspirante primo della classe, tosto come il suo tecnico: Antonino Asta. Un gregario che col sudore si prese anche l’azzurro, ed ha insegnato ai suoi la legge del lavoro, che non tradisce mai.

fullsizerenderApolloni, senza Zommers, impegnato con l’Under21, porta Coly e Mazzocchi, infortunati che “fanno gruppo”, e perde Miglietta: modulo, un 4-4-2 confermato con Nocciolini a spingere sull’acceleratore, Evacuo e Calaiò davanti.

Confermato l’undici di San Benedetto, salvo, appunto, Coric per Zommers.

La Feralpi è squadra ruvida, ha un big ex della Serie A come Caglioni in porta, un 4-3-3 strutturato e ben rodato in campo, molto offensivo con Bracaletti, Gerardi e Guerra a comporre il tridente. Ma il Parma parte con le note di un Va Pensiero speciale che alza le aspettative. Ma solo quelle.

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“Vincere” -è lo striscione della Nord mentre l’orchestra verdiana affolla il campo, concentrazione e silenzio accompagnano il lancio del Nabucco. L’orchestra suona, sotto la Nord, le squadre entrano in campo, è il giorno della sinfonia, nella capitale della Musica.

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Pronti, via, e le squadre iniziano a dare spettacolo: pressing, palle corte, tanta rabbia agonistica. Il Parma si fa vedere avanti, dopo un contatto dubbio con Ranellucci, Scavone resta a terra in area, per Fiorini va tutto bene.

E la prima occasione è per la squadra ospite: Maracchi si accentra e tira, alto. E’ l’ottavo, e due minuti dopo tocca a Gerardi provarci di diagonale, out. Un minuto dopo il quarto d’ora, Lucarelli fa uno di quegli errori che ne capitano tre a stagione: sbaglia l’appoggio nella propria area, Gerardi non se lo aspetta e non si fionda, fortuna del Parma (che comunque soffre) sulla sfera, che sfila.

Il Parma soffre, le Aquile meno: Ranellucci mira l’incrocio e lo manca di poco. Gli uomini di Apolloni non hanno idee, Giorgino ferma Maracchi con un fallo e si prende il primo giallo.

Al 29′ ennesimo infortunio muscolare di una stagione non partita, fisicamente parlando, sotto una buona stella: Nocciolini si tiene la coscia sinistra, dentro al suo posto Melandri. Brutto colpo per l’esterno ducale, tatticamente cambia poco o nulla.

E anche in campo, nonostante il Feralpi si abbassi un po, i ducali fanno davvero poco. Al 36esimo la doccia fredda: dopo una punizione battuta dai gialloblù gli ospiti ripartono, Maracchi vola via a Nunzella e lancia Gherardi che taglia e insacca. Uno a zero Feralpi.

I ducali impattano, soffrono, il Va Pensiero diventa un Otello tragico con il tremendo Jago in divisa lombarda, i cori trionfali si travestono da drammatico “niun mi tema”.

Al 44esimo Scavone mette a posto tutto: corner di Calaiò da destra, l’ex Novara sceglie perfettamente il tempo, salta e batte l’esperto Caglioni. E’ uno a uno, ma dura pochissimo.

Nel secondo dei tre minuti di recupero, su un angolo battuto da Maracchi la difesa si imbambola, Coric esce a vuoto e Gamberetti si trova la palla sulla testa facile facile per il 2-1 che chiude il primo tempo.

E per il Parma si, il Va Pensiero diventa un drammatico, dulcamaro, paradossalmente ridicolo, Falstaff. E al rientro nei camerini, vestiti da spogliatoi, loggione e platea fischiano.

LA RIPRESA – Il Parma torna in campo grintoso, cattivo, determinato. Detta il gioco, mentre gli ospiti, forti del vantaggio, aspettano. Il primo tiro arriva al 56esimo: va Calaiò, di testa, ma non incide.

Ma spingere non basta, il pareggio non arriva, e la Nord, simbolo di tifo dignità e orgoglio ma anche grande civiltà non ci sta: in campo volano bottiglie e bottigliette, tanto che Lucarelli deve andare sotto la Curva e dire “basta”.

Nella rabbia della Nord la frustrazione di una partita specchio della stagione: un decollo che non arriva, mai. Un gioco che non convince, l’entusiasmo che latita.

I ducali ce la mettono tutta, e nemmeno la Dea Bendata allunga la mano: ci prova Evacuo lanciato da Nunzella, poi, sullo stesso schema, Melandri. Ma il fantasma dell’opera dice no. Il Parma sembra in grado di poter fare male, anche se manca l’ultimo tocco. Apolloni lancia Baraye per Giorgino: è un segnale, vuole spinta. I ducali trovano il gol, ma il gioco era fermo per una carica su Caglioni.

Gli ospiti sembrano stanchi, tendono ad abbassare il baricentro, il Parma però pasticcia. All’ 81esimo su azione offensiva, Nunzella sbaglia, e in retropassaggio serve un avversario, la palla arriva a Coric che di piede, a sua volta, serve la Feralpi. Poi, il portiere croato si riscatta con un colpo di reni sul tiro ravvicinato di Gherardi.

Asta si copre, inserisce un Codromaz, difensore, per Guerra, una punta. Apolloni fa il contrario: fuori Canini, dentro Guazzo, passaggio al 3-4-3. I minuti di recupero sono cinque, il Parma pareggia ma il gioco era di nuovo fermo, in campo non è sinfonia ma strazio, la notte di gala diventa incubo costellato di ombre.

Doveva essere la notte dei gialloblù, diventa quella della Feralpi. Che vince, con merito, convince. E si prende la testa della classifica mentre il Parma, assolo stonato di solisti senza direzione d’orchestra, dimostra di non avere anima, gioco, idee. Di essere il fantasma dell’opera, nella notte di Verdi.

TABELLINO –

Parma – FeralpiSalò 1- 2

Marcatori: 36′ Gerardi, 46′ Gambaretti (F), 44′ Scavone (P),

Parma: Coric, Canini (85′ Guazzo), Lucarelli, Garufo, Nunzella, Nocciolini (29′ Melandri), Scavone, Corapi, Giorgino (71′ Baraye), Calaiò, Evacuo. A disp: Fall, Panciroli, Saporetti, Benassi, Coly, Ricci, Messina, Mazzocchi, Simonetti. All: Apolloni

FeralpiSalò: Caglioni, Gamberetti, Allievi, Ranellucci, Aquilanti, Settembrini (71′ Davi), Maracchi, Staiti, Bracaletti, Gerardi, Guerra (83′ Codromaz). A disp: Livieri , Ruffini, Turano, Parodi, Gamarra, Boldini, Bizzotto, Luce, Romero. All: Asta

Arbitro: Fiorini

Ammoniti: Giorgino, Calaiò (P), Ranellucci (F)

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