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Nomine del Teatro Regio: indagine archiviata. Pizzarotti: “Mi toglierò qualche sassolino dalla scarpa”

PIZZAROTTI 5 STELLE PARMAIl procedimento a carico del sindaco per le nomine del Teatro Regio è stato archiviato. Con lui era indagato per abuso d’ufficio l’assessore alla cultura Maria Laura Ferraris e Marco Alberto Valenti, Silvio Grimaldeschi, Giuseppe Albenzio del Cda della Fondazione del Teatro Regio. -L’indagine era partita dopo un esposto presentato dal senatore del PD Giorgio Pagliari.

“Sono contento, soprattutto per la mia città, il Teatro Regio e i miei concittadini. Ora qualche sassolino dalla scarpa me lo toglierò” scrive il sindaco Federico Pizzarotti in commento alla notizia.

La Procura aveva chiesto al gip Paola Artusi di chiudere il caso e la richiesta è stata accettata oggi, 16 settembre. Nessuna ripercussione penale quindi per il sindaco e gli altri ex indagati. Secondo i magistrati non si configura il reato di abuso d’ufficio.

Era stato proprio questa indagine a far sospendere, lo scorso maggio, dal Movimento 5 stelle il primo cittadino di Parma perché non aveva avvisato subito il direttorio sull’arrivo dell’avviso di garanzia. Ora, il sindaco, si potrà veramente togliere qualche soddisfazione. In primis con il suo movimento, poi con l’opposizione cittadina che l’aveva duramente criticato e attaccato.

Anna Maria Meo, direttore generale del Teatro, e Barbara Minghetti, consulente di sviluppo, sono dunque del tutto legittime.

“È evidente la soddisfazione per l’archiviazione dell’inchiesta. Un inchiesta che ha creato problemi sopratutto a livello nazionale” ha commentato il sindaco durante la conferenza stampa. Il primo pensiero va ovviamente al M5S, “Questa è stata la scusa per sospendermi ingiustificatamente dal Movimento. Per ora nessuno dei vertici si è fatto sentire. Stanno applicando una sospensione campata un po’ per aria. Questa è un occasione però per venire a chiarire”

Un passo avanti da parte dei membri del direttorio è quello che Pizzarotti si auspica e forse un po’ pretende. “Noi rimaniamo aperti al dialogo. Vanno rimessi al centro le azioni gli obiettivi e non i mezzi e le persone. In questo momento non mi sento vicino a quello che i vertici stanno rappresentando, e a quello che è diventando un gioco di forza. Qualcosa va cambiato e non sono il solo a dirlo”.

Poi un commento sul senatore Pagliari: “Non ha agito nell’interesse della città. Ha dimostrato di fare per l’ennesima volta politica di cabotaggio”. Infine il sindaco non esclude che ci possano essere azioni legali per il danno all’immagine creato all’amministrazione e al Teatro Regio. Per il momento tuttavia non è l’obiettivo del primo cittadino.

 

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