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Danni da maltempo: 29 settembre scade il tempo per domande rimborso

alluvione-parma-3Ci sarà tempo fino al 29 settembre per presentare le domande di rimborso, accompagnate da relativa perizia asseverata, per i danni subiti dai privati in seguito alle cinque emergenze nazionali che hanno interessato l’Emilia-Romagna tra il 2013 e il 2015 e già segnalati nelle ricognizioni successive a ciascun evento. A disposizione, per l’intero territorio emiliano-romagnolo, ci sono 45 milioni di euro.

Lo stabilisce l’ordinanza del Dipartimento nazionale di protezione civile pubblicata sabato 20 agosto in Gazzetta Ufficiale che, dando attuazione alla delibera approvata dal Governo a fine luglio, detta tempi e modalità operative dell’iter per  i risarcimenti.

Per quanto riguarda le abitazioni danneggiate, gli indennizzi saranno riconosciuti fino a un massimo di 150 mila euro; il tetto salirà a 187 mila 500 euro per le case distrutte o da delocalizzare, destinate ad abitazioni principali del proprietario alla data dell’evento, con l’aggiunta di 10 mila euro “una tantum” per le demolizioni, se necessarie. I beni mobili non registrati come arredi o elettrodomestici, situati in abitazioni distrutte o allagate, saranno risarciti fino a1.500 euro. Nei prossimi 40 giorni i cittadini interessati potranno avanzare l’istanza di contributo al Comune, nel cui territorio si trovano l’immobile o i beni interessati.

Entro il mese di ottobre i municipi dovranno ultimare l’istruttoria e i controlli sulle domande pervenute, quindi la Regione definirà il rimborso massimo concedibile per ciascuna richiesta sulla base delle risorse disponibili: per le abitazioni principali sarà riconosciuto fino all’80% del valore minimo tra quello comunicato in fase di prima ricognizione dei danni, nelle settimane successive all’evento emergenziale, e quello indicato nella perizia asseverata; per le seconde case sarà fino al 50%.

Ultimata l’attività regionale, la proposta sull’ammontare dei risarcimenti verrà trasmessa al Dipartimento nazionale di protezione civile per la successiva approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.

I rimborsi saranno liquidati entro la fine dell’anno: verranno depositati su appositi conti correnti nominativi di futura attivazione presso istituti di credito convenzionati.

Per quanto riguarda i risarcimenti alle attività produttive, anch’essi disciplinati dall’ordinanza pubblicata in Gazzetta Ufficiale, questi seguiranno un iter più complesso destinato a concludersi nel 2017. La procedura è stata posta in capo alla Regione che nei prossimi 30 giorni dovrà definire la struttura interna incaricata di istruire le pratiche ed elaborerà la proposta di modulistica da sottoporre al via libera del Dipartimento nazionale. Nei 40 giorni successivi alla sua approvazione, gli interessati potranno presentare le domande di rimborso.

I danni subiti
Sono in tutto 4.177 le segnalazioni di danni prodotti dalle cinque emergenze che hanno interessato l’Emilia-Romagna tra il 2013 e il 2015, per un totale di circa 170 milioni di euro: 3.079 riguardano abitazioni principali o secondarie, per 90,6 milioni, e 1.098 le attività produttive, per 78,5 milioni.

La provincia dove il maltempo ha avuto le conseguenze più rilevanti è Parma, con 72,8 milioni di euro di danni, individuati sulla base di circa 1.300 segnalazioni: 1.148 relative a beni di privati (43 milioni) e 146 alle imprese (oltre 30 milioni).

“Con la pubblicazione delle ordinanze si entra finalmente nella fase operativa delle disposizioni votate dal Parlamento nel dicembre 2015; siamo dunque soddisfatti di questo ulteriore passo per dare una risposta importante ed attesa a quelle famiglie e imprese colpite da calamità naturali”. A dichiararlo sono i deputati del PD Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e il senatore Giorgio Pagliari.

“Una volta istruite e verificate le domande” – hanno concluso i deputati – “in esito alla quantificazione degli effettivi contributi riconoscibili, e sempre tenendo conto dei massimali stabiliti, il Consiglio dei Ministri autorizzerà l’attivazione dei contratti di finanziamento agevolato stabilendo il limite specifico per ciascun evento e categoria, dando il via alle singole operazioni di finanziamento”.

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