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Lucarelli: “C’è qualcuno che dovrebbe pagare per giocare nel Parma”

lucarelli-27-05-2016-748x330Il capitano Alessandro Lucarelli, dopo l’ultimo allenamento mattutino a Pinzolo, parla alla stampa e lancia una frecciatina a Calaiò.

“Noi vogliamo la B, al più presto, mancano solo tre tasselli e diventeremo la squadra da battere. I miei tempi di recupero sono più lunghi rispetto a quelli di vent’anni fa ma fisicamente ancora sto alla grande. Mi fa piacere che anche i nuovi quando sono arrivati mi hanno detto che vorrebbero arrivare alla mia età con il mio fisico. Io non ho mai avuto infortuni, e questo mi ha allungata la carriera. Il mio ruolo mi ha un po’ conservato, io tiro il gruppo e non posso mollare. Con Massimo Gobbi ci sentiamo, sta parlando per rinnovare il contratto con il Chievo. Lui è un grande atleta, può giocare ancora per due, tre anni, magari se andiamo in B lui potrebbe tornare più che volentieri. Al Piacenza sono andato a sedici anni, è stata una tappa fondamentale della mia vita professionale, mi hanno fatto diventare uomo. Era un calcio molto più tecnico e meno atletico. Oggi se hai doti fisiche importanti una possibilità di diventare calciatore ce l’hai sempre. Si gioca a ritmi elevati e ci vuole più che la tecnica il fisico. Non guardo le partite, ogni tanto la Champions ma duro solo un tempo. Il calcio italiano non è di grande livello. Il mio segreto è stato quello di scendere di categoria e di giocare nel Parma”.

“Ormai sento mio questo club e per me non fa differenza. – continua Lucarelli, che lascia intendere disapprovazione per quei giocatori in trattativa che non si decidono – Per me importante era indossare la maglia del Parma. Per giocare con il Parma in Lega Pro qualcuno dovrebbe pagare, più che essere pagato. Chi non ha voglia e motivazioni resti pure dov’è. Abbiamo bisogno di gente che lotta, che corra, che dia tutto per arrivare in serie B. Se c’è da puntellare tutti i reparti con giocatori importanti che ben venga. In ogni caso abbiamo Coly e Benassi. La squadra è messa bene ed è competitiva. Se poi dovessero arrivare dei campioni diventiamo una squadra importante. Ci sono squadre che spendono milioni e puntualmente non vincono. Noi abbiamo avuto la fortuna di creare l’anno scorso un gruppo dal valore importante. Questa è una forza in più che noi abbiamo e che dobbiamo sfruttare”.

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