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Fallita la CZ di Via Campanini, ingurgitata dalla bancarotta della New Line

Fallimento New LineFatture false, e trasferimenti inspiegabili di denaro. Poi il crac: questa la fine ingloriosa della New Line spa di Reggio Emilia. Vana, la cessione di 9 milioni di euro alla parmigiana CZ, ingurgitata ora, anch’essa dal fallimento.

Il gruppo New Line di Reggio è saltato in aria un anno fa, portandosi dietro le varie controllate, dal legname all’informatica, fino al notissimo negozio per cicloamatori Caam Sport, il titolare, l’imprenditore Verter Fabbi, insieme alla figlia Elisa, è finito agli arresti da ottobre per bancarotta fraudolenta. Secondo le accuse della procura di Torino, avrebbero acquisito un’azienda informatica traballante sotto la Mole, distraendone poi oltre due milioni .

Ed ora, l’ombra della Procura si allunga anche sulla CZ di Giorgio Ferri, anonimo capannone in Via Campanini, di fronte al centro islamico, azienda che produce e vende impianti per la riparazione di motori.

Nell’ultimo anno, CZ ha fatturato a New Line 9 milioni di euro, cinque incassati, 3,9 da ricevere. 

E, quando i  curatori del fallimento New Line hanno chiesto alla CZ la restituzione di oltre 5 milioni di euro, anche la CZ, in pesante gap finanziario, ha fatto crac. Inutile la rinuncia al credito ancora non riscosso.

Sentenza integrale del fallimento CZ: FL79-16_PR sentenza

Nel sentenza del fallimento di CZ emessa dal Tribunale di Parma si legge che “e’ innegabile che tra la New Line spa in bonis e la CZ srl siano intervenute, in un intervallo di tempo assai ridotto, pari a circa un anno, ed a ridosso della declaratoria di fallimento della prima, numerosissime operazioni commerciali di fornitura di beni da parte della New Line spa alla CZ srl. Dalle informazioni raccolte dal Curatore della procedura istante, nella sua veste di pubblico ufficiale, sono emerse in tutta la loro gravità le ragioni di un tale repentino e dirompente giro d’affari tra la New Line spa e CV srl, caratterizzato dalle finalità di veicolare su quest’ultima, che si interponeva fittiziamente tra la cedente New Line spa ed il cliente finale, di incassi delle vendite, affinché questi venissero securizzati sottraendoli alle ragioni di quanti, quali la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Entrate e diverse Procure della Repubblica del nord Italia si stavano concentrando sulla gestione della New Line spa. …..

“Le vendite tra la New Line spa e la CZ srl sarebbero intervenute con ricarichi modesti, di gran lunga inferiori a quelli ordinariamente praticati dalla prima, la quale, in attuazione del medesimo disegno di depauperamento e spoliazione del suo patrimonio societario, aveva mantenuto inalterate la struttura e l’organizzazione al fine di massimizzare ulteriormente il profitto della CZ srl”. …..

E ancora: “Dalla comparazione della situazione patrimoniale al 31.12.2015 della CZ srl ed il bilancio della medesima società al 31.12.2014 si evince una inspiegabile diminuzione dei debiti di circa euro 4.000.000 nel volgere di un solo anno, transitata a conto economico attraverso la rilevazione di una soppravvenienza attiva di oltre 4.900.000 euro, in mancanza della quale il risultato economico del 2015 sarebbe stato negativo di circa 1.300.000 euro”, abbastanza per azzerare il capitale sociale. Risultato “ulteriormente aggravato per effetto del risultato economico negativo di euro 423.000 patito nel primo semestre del 2016”.

 

 

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