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Dopo la protesta, una mail per salvare i lavoratori SMA

Giovedì i dipendenti SMA sono scesi in piazza a Fidenza per dire no alla chiusura dei punti vendita di Salsomaggiore e Fidenza. “Non siamo merce scaduta” era il loro slogan. Lo sciopero e il corteo organizzato da Cgil, Cisl e Uil è stato molto partecipato: oltre ai dipendenti, alle rappresentanze sindacali e alle istituzioni, c’erano numerosi cittadini. Tanti si sono schierati dalla parte dei 38 lavoratori, costretti a far le valigie con neanche 30 giorni di preavviso. La solidarietà continua in queste ore con un’iniziativa di “mail bombing”: il “bombardamento” di mail all’indirizzo di posta elettronica della multinazionale con la richiesta di riflettere sugli effetti di questa operazione. L’iniziativa è partita dai lavoratori, è stata fatta propria dal sindaco di Fidenza Andrea Massari. La Cgil rilancia invitando a partecipare. Già nella mattinata di oggi sono partite 700 mail.

L’invito Cgil è a ricopiare questo testo, aggiungerci nome e cognome, e inviarlo alla mail:ufficio.stampa@sma.it

“Gentile Sma Spa, 
Ho scoperto che avete deciso dalla sera alla mattina di chiudere i due negozi Sma Simply di Salsomaggiore e Fidenza dove lavorano 38 persone, in gran parte donne, dando l’ultimatum del 30 giugno prossimo. Questo significa cancellare il diritto al futuro di tantissime famiglie, con un metodo irrispettoso ed irresponsabile che non ha visto nemmeno una trattativa con i Sindacati, i Comuni, le Istituzioni. Il metodo del prendere o lasciare non è degno del nostro territorio.
Credo che nessun bilancio aziendale giustifichi un simile comportamento e chiedo ai vostri vertici di riflettere su cosa farebbero, se questo trattamento toccasse a loro e alle loro famiglie. 
Chiedo, quindi, di fermare la chiusura e di partecipare ad un confronto vero, ricordandovi quanto avete scritto sul vostro sito: “Noi di Simply siamo estremamente consapevoli della responsabilità che deriva dal nostro lavoro, anche in termini etici”.
Date un senso vero a queste parole e impegnatevi per rispettare i lavoratori e le lavoratrici che sono alle vostre dipendenze. 
Cordialmente, 
NOME E COGNOME”

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