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Ocme, sciopero e presidio: “Chiediamo tutela e supporto”

OcmeGiovedì l’assemblea, venerdì lo sciopero di otto ore con presidio davanti all’azienda.

A incrociare le braccia e dire no i lavoratori della Ocme: l’azienda metalmeccanica, che in Via Del Popolo produce macchine per il confezionamento, è considerata leader nel settore.

Ma il 31 marzo, spiega la delegata Fiom Antonella Stasi “si è rotto il tavolo di trattativa, per il rinnovo del contratto. Così i lavoratori hanno scelto di scioperare”.

Le richieste dei lavoratori – “I dipendenti, spiega Stasi – chiedono alcuni contributi per il welfare, per le rette degli asili o per chi ha anziani in casa”.

Inoltre, un miglioramento dei premi, i tre giorni di malattia pagati pieni e la ridiscussione del “Jobs Act” per i neoassunti, offrendo maggiori garanzie ai dipendenti.

“Chiediamo solo venga applicato il contratto nazionale, l’azienda è sana, ha ordini attivi, può farlo. I lavoratori chiedono solo alcune tutele in più”.

 

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