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Brescello, in mostra le vignette di Giovannino Guareschi

Immagine-13“Giovannino Guareschi al “Bertoldo”. Ridere delle dittature 1936-1943” è il titolo della mostra allestita a Brescello nella Sala espositiva del Museo “Brescello e Guareschi, il territorio e il cinema” di via Cavallotti. Esordi, successo ed eredità della rivista satirica “Bertoldo”, per scoprire il lavoro svolto da Guareschi per una delle più importanti riviste realizzate durante il Fascismo. L’iniziativa promossa dalla Fondazione Paese di Don Camillo e Peppone, con il patrocinio del Comune di Brescello, è stata realizzata da Monte Università Parma Editore del presidente Marzio Dall’Acqua .

La mostra “Giovannino Guareschi al “Bertoldo”. Ridere delle dittature 1936-1943″, è stata realizzata da MUP Editore nel complesso dei Musei di Santa Giulia (Brescia) già nel 2008, in occasione delle celebrazioni per il Centenario della nascita di Giovannino Guareschi. Ciò che viene proposto a Brescello è un estratto della mostra originale. L’esposizione si colloca nel periodo milanese dello scrittore e negli anni della maturità, che Guareschi trascorse alla redazione del Bertoldo e che rappresentano una vera e propria fucina di modi e di tecniche narrative per far ridere, uno dei vertici raggiunti dalla narrativa umoristica italiana del ‘900.

La mostra, pur nella sua riproposizione parziale, analizza il contesto storico e culturale tra i due conflitti mondiali, in cui nacquero alcune delle più belle e importanti riviste umoristiche e satiriche italiane. Un tassello utile a spiegare un tema complesso, quello dell’umorismo satirico sotto la dittatura di Mussolini: in un momento in cui la stampa umoristico-satirica è controllata, il Bertoldo riesce a far sorridere, in alcuni casi perfino a deridere il fascismo e le sue manie in modo intelligente e sottile.

L’esposizione propone numerose riproduzioni di vignette umoristiche e satiriche pubblicate sul Bertoldo. Alcune di queste illustrano campagne politiche e sociali imposte dal regime, mentre altre sono in grado di raccontare il tentativo di Guareschi – e di altri redattori del Bertoldo – di sgretolare, attraverso l’umorismo, i pilastri del consenso al regime; altre infine raccontano i profondi mutamenti sociali e morali dell’Italia.

Grazie all’alta qualità grafica, le vignette del Bertoldo sono da considerarsi vere e proprie opere d’arte, utili per guardare da un’angolazione nuova, divertente e complessa, la storia italiana della prima metà del ‘900.

La mostra, inaugurata sabato 19 marzo, potrà essere visitata fino al 1 maggio, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Sabato, domenica e festivi, invece, l’orario pomeridiano si protrae fino alle 18 e dal 26 marzo fino alle 18.30.

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