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Aemilia, Libera sollecita il Comune di Parma a costituirsi parte civile

L’associazione antimafia Libera sollecita l’amministrazione di Parma che ancora non si è costituita parte civile nel processo Aemilia a rompere gli indugi. E’ quanto ha fatto in questi giorni anche il Comune di Bologna, deciso a chiedere i danni patrimoniali e morali derivanti dalle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Emilia.

Il sindaco del capoluogo di Regione Virginio Merola la scorsa settimana ha formalizzato la procedura per costituire l’ente come parte civile nel maxi-processo dibattimentale che prenderà il via mercoledì

23 marzo a in un’aula bunker del tribunale di Reggio Emilia.

Il Comune di Parma aveva deciso di non entrare nella fase di udienza preliminare, ancora in corso a Bologna, ma aveva annunciato che si sarebbe costituito nel processo pubblico. Ad oggi i Comuni che hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo sono 28.

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