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Rete Ambiente: “Lo scempio degli alberi tagliati”

Rete Ambiente Parma denuncia la “devastazione a Mulazzano Ponte: alla faccia del taglio selettivo. Il sopralluogo è stato effettuato lo scorso 5 marzo. Nella prima foto si vede com’era il bosco con sorgenti che avevamo chiesto di risparmiare dal taglio. Negli scatti successivi come è ridotto adesso. Foto scattata circa dallo stesso punto della precedente. Non c’è più traccia della sorgente”.

Nei giorni scorsi il sindaco di Lesignano Giorgio Cavatorta ha bloccato i disboscamenti nella zona di Lesignano, una scelta apprezzata da Legambiente, Lipu, ReteambienteParma, WWF, Centro studi Monte Sporno e Lesignano Futura che “confermano, purtroppo, i gravi danni rilevati dal sindaco Cavatorta: apertura non autorizzata di nuove piste con conseguente distruzione delle praterie con orchidee, eliminazione di saliceti arbustivi, tagli di alberi anche oltre 150 metri dall’alveo, dove la vegetazione non costituisce ostacolo al deflusso delle acque e quando le prescrizioni parlano di 10 metri, taglio a raso invece che selettivo, mancata rimozione della ramaglia e conseguente aumento del rischio idraulico”. Infine, le associazioni individuano tra le cause della “distruzione della vegetazione e degli ambienti fluviali, la mancanza di adeguato e continuo controllo e la modalità di affidamento dei lavori, a compensazione, che può incentivare a tagliare oltre il consentito.

L’utile ricavato proviene dallo sfruttamento di beni pubblici – cioè di tutti i cittadini – e multifunzionali. Ora le aree interessate dagli interventi hanno, invece, perso molte delle loro funzioni, non ultima quella ricreativa. Le Associazioni ricordano che le aree danneggiate sono da poco state incluse nella Riserva MaB Unesco dell’Appennino Tosco-Emiliano e meritavano quindi ben altro trattamento”.

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