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Ti-Bre, Dall’Olio contro tutti…affianco a Capitan Pizza

Sembra che Nicola Dall’Olio abbia all’improvviso voglia di fare…outing. Eh si, in epoca di unioni gay, pardon, civili, e strane alleanze, il Capogruppo Dem in consiglio comunale devia rotta, a dispetto di tutte le voci sbandierate dai suoi, e va verso l’isola(to) Federico Pizzarotti.

Proprio lui, che alcuni mesi fa sosteneva la Ti-Bre come progresso, nel giorno in cui il Pd Provinciale (Serpagli) quello nazional-locale (Maestri, Romanini, Pagliari) e ogni altro movimento di destra centro o sinistra, estremo o centrista, si scaglia contro la perlomeno inopportuna lettera di Pizzarotti a Del Rio (LEGGI), da ragione al sindaco di Parma.

E lo fa ben due volte: prima con un comunicato (lunedì, giorno della pubblicazione-sputtanamento della lettera) in cui difende la ferrovia ma non l’autostrada, poi, il giorno dopo, con un delirante paragone con la Svizzera che abolirebbe le autocamionali.

Ora, lasciando stare l’inconfrontabilità tra Svizzera e Parma, e risparmiando la manfrina sulla necessità per Parma, città, udite udite, prettamente industriale non marittima o montana o turistica, di un’infrastruttura che agevoli il libero scambio delle merci, perché Dall’Olio va contro tutti?

Lui, che fa politica da quando “portava i calzoni corti” nel partito italiano per antonomasia, quello in cui cresci pane e politica e non ti puoi improvvisare, perché rompe con tutti i suoi, palesando un malcontento malcelato da un po (troppi aspiranti sindaci, troppe correnti alterne e diverse, troppe voci fuori dal coro) proprio mentre serpeggiano le voci di un’alleanza col sindaco di Parma?

Perché ha battuto la testa, forse. O per palesare un’alleanza futura (sulla futuribilità invece potremmo a lungo discutere) con Capitan Pizza, affiancandosi a lui nel momento più difficile della sua legislatura? Facendo così outing su un’unione fra uguali ma diversi dei cui indizi da mesi si discute…

Ci perdoni però Dall’Olio. Si unisca con chi vuole, ma la negazione di un’infrastruttura sarebbe tollerabile da un informatico prestato alla politica, o da chi per lui, ma sentirla da uno che ha visto Parma perdere metropolitana, aeroporto (quasi) e nascere l’atroce Ponte Nord…be, stride.

Fa inorridire. Più o meno, come le coppie gay i bacchettoni. Con la differenza che qui non si gioca col sesso di coppia, ma col futuro della città. Che sarebbe anche la Sua.

(Francesca Devincenzi)

1 Commento

  1. TI.BRE.: RAINIERI (LEGA), DALL’OLIO-PIZZAROTTI COPPIA DI FATTO CHE VA CONRO LA NOSTRA TERRA

    “Leggo con estremo stupore le dichiarazioni del capogruppo del Pd a Parma che, come già fatto ieri, va contro i consiglieri regionali del suo partito in una strenua quanto incomprendibile difesa del sindaco. Dall’Olio dice che la Ti.Bre. guarda al passato e che bisogna spostare tutto su rotaia guardando con interesse alla Svizzera? Ma ha la minima idea delle differenze che ci sono tra la nostra Provincia e il Canton Ticino? Qualcuno vuol dirgli, per favore, che non siamo la Svizzera?”.

    Fabio Rainieri, vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna attacca le dichiarazioni del Capogruppo Pd in Consiglio comunale a Parma che si è schierato per il secondo giorno consecutivo a difesa di Pizzarotti e quindi contro la Ti.Bre.

    “Davvero non capisco – attacca Rainieri -. Ma come si fanno a dire cose del genere? Ci scommetto che poi proprio il capogruppo Pd è tra quelli che quando vanno al mare la domenica si lamentano per il traffico. Certo – continua l’esponente del Carroccio -, non c’è mai fine al peggio. E che cosa vorrebbero fare lui e il suo sindaco? Tornare indietro di anni ai carrettieri? Pizzarotti dice che deve difendere le minoranze? Non vorrei a questo punto che, in difesa di una minoranza che ritiene il maiale un animale sacro e da venerare voglia azzerare il consorzio del prosciutto di Parma o chiudere tutte le stalle che producono Parmigiano Reggiano per rispetto a chi non mangia formaggio”.

    “La strana coppia Capitan Pizza, capogruppo Pd, divenuta ancora più stretta da quando l’esponente democratico, entrato nello staff dell’assessore Caselli, è divenuto di fatto il fattorino dei messaggi tra Pizzarotti e Bonaccini, è davvero diabolica. Mi auguro ora che il Pd prenda le distanze da quanto detto in Comune e segua la politica del segretario Serpagli chiedendo le dimissioni da consigliere comunale di chi non si riconosce più nelle linee di partito. A meno che, come accadeva con la vecchia Dc, sia tutta una strategia per fare in modo che comunque vada si esca vittoriosi sia in un modo che nell’altro. Ma – aggiunge Rainieri – a dire il vero ho qualche dubbio. Sono invece curioso di sapere Bonaccini da quale parte si schiera: è con il capogruppo a Parma e con il suo ‘amico’ Pizzarotti o con i suoi consiglieri regionali e con il resto del Pd?”.

    “Ci auguriamo che sia semplicemente con la gente e con la nostra terra e che si schieri quindi a favore della Ti.Bre. – conclude -, ma visti i precedenti non ci sarebbe da scommetterci troppo”.

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