Home » Cronaca 1 » Bormioli Rocco, operai e Cgil in corteo: “I lavoratori siamo noi”

Bormioli Rocco, operai e Cgil in corteo: “I lavoratori siamo noi”

Ancora caos, per la Bormioli Rocco di Fidenza. La mattina del 22 gennaio, però, dopo il caos dei giorni scorsi (leggi e leggi) a scendere in strada sono stati i dipendenti dell’azienda. 

Quelli che non hanno fatto picchetti o scioperi, ma sono sempre rimasti al proprio posto. E sono scesi in strada con la Cgil, per gridare: ‘Gli operai della Bormioli siamo noi’, rinnegando di fatto l’operato dei Si Cobas dei giorni scorsi.

A dimostrazione che l’editoriale de Il Caffè Quotidiano che recitava così ((leggi l’articolo intero) “SCIOPERO O STRUMENTALIZZAZIONE? – Fino a qui i fatti. Che suscitano una riflessione: se il sindacato “ufficiale” sostiene che il contratto strappato sia il migliore ottenibile, anche migliorativo per alcune sfaccettature, e lo zoccolo duro dei lavoratori ha detto si, che sta succedendo davvero?
Siamo sicuri che sia uno sciopero di lavoratori, e non una strumentalizzazione di un sindacato che si proclama autorganizzato, e che più che dipendenti muove stranieri, disoccupati e attivisti dei centri sociali.
Nulla contro le lotte dal basso, mentre quelle dei lavoratori sono addirittura più che legittime. Ma mischiarle, mascherando una anarchica voglia di rivolta aderendo a qualsiasi battaglia o protesta, svuotando le stesse del senso intrinseco che vorrebbero avere, non fa il bene di nessuno.
Dei lavoratori, dei disoccupati, degli sfaccendati, dei centri sociali.
Ognuno viva come vuole, ma lasci lavorare chi scegli di farlo. E sappia che il mondo si cambia con le idee non con le bandiere issate senza sapere contro chi e perché”)  non era poi del tutto folle, le parole del segretario della Cgil Bussandri: 

“C’è ancora qualcuno che dice che sono lavoratori contro lavoratori scambiando 5 lavoratori strumentalizzati da personaggi di dubbia provenienza provenienti da mezzo Nord Italia contro i dipendenti Bormioli e i quasi 40 facchini Cal che ogni giorno entrano al lavoro scortati dalla Polizia. Chi confonde queste due realtà vuol dire che il mondo del lavoro non lo conosce. E ci sono politici locali assenti che non hanno avuto il coraggio di presentarsi in piazza”.

Cui fanno eco quelle della deputata, ma ex sindacalista, e nel caso in questione ha il suo peso che lo sia, Patrizia Maestri: “Le manifestazioni dei Cobas davanti ai cancelli della Bormioli Rocco di Fidenza sono incomprensibili ed ormai inaccettabili”. La deputata del Partito democratico, Patrizia Maestri, interviene con queste parole dopo le proteste davanti all’azienda parmigiana.

“Dopo un serio confronto con la cooperativa subentrante nell’appalto Bormioli, le organizzazioni sindacali confederali (Cgil e Cisl) hanno concluso un accordo che, tra l’altro, ha garantito l’applicazione delle clausole sociali e quindi la riassunzione di tutti i lavoratori precedentemente impiegati nel medesimo appalto. L’accordo è stato approvato dalla maggioranza degli stessi lavoratori riuniti in assemblea e pertanto ogni ulteriore iniziativa di protesta – che, è bene ricordarlo, sta creando grave danno all’azienda e quindi a tutti i lavoratori – è inutile e inopportuna”.

La deputata non ha potuto partecipare alla manifestazione per la democrazia e la legalità promossa dai sindacati confederali perché trattenuta alla Camera dove il Governo ha risposta ad una sua interpellanza urgente su un’altra vertenza. “Voglio esprimere a tutti i lavoratori della Bormioli e del consorzio cooperative Cal la mia più solidarietà. Spero che quanto prima possano essere ripristinate le condizioni di legalità per assicurare la piena ripresa delle attività industriali dello stabilimento di Fidenza”.

 

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*