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Multe seriali nella corsia dei Bus, il Giudice di Pace da ragione a un cittadino: le telecamere violano la privacy

IMG_3858Aveva preso quasi ottocento euro di multa per essere transitato nove volte nella corsia preferenziale dei bus di Via Montebello, ma il giudice di pace di Parma gli ha dato ragione: la segnaletica dei varchi elettronici per le corsie preferenziali degli autobus viola la legge sulla privacy.

Il Garante della privacy e della Cassazione, con de sentenze avevano già imposto la segnaletica recante l’informativa sulla privacy in presenza di impianti di videosorveglianza: in assenza dell’informativa  i dati non possono essere utilizzati. Nemmeno per dare le multe, come sottolinea il Presidente del Movimento Nuovi Consumatori, Filippo Greci, cui il parmigiano si era rivolto.

Proprio Greci ha annunciato come “questa sentenza fa giurisprudenza, e sarà la prima vittoria di tante”  e che il Movimento si riserva un esposto in perché agli automobilisti la Municipale non ha fornito le fotografie su richiesta degli utente, cosa cui è obbligato, e anche giudice di Pace ha rilevato anomalie negli scatti presentati in udienza.

Inoltre – chiosa Greci – tante multe alle stesse persone fanno pensare che il Comune per far cassa abbia perso il controllo delle multe, la cui riscossione è stata affidata a Parma Gestione Entrate che non potrebbe riscuoterle. Ma questa è un’altra storia”.

Alla conferenza stampa presente Ciriaco Colella, ex coordinatore capo dell’ufficio del giudice di pace, che ha spiegato come il regolamento del codice della strada imponga che ci siano solo due segnali, massimo tre, sullo stesso. Nel caso dei varchi ce ne sono cinque. Ma non quello della privacy.

A ognuno le proprie riflessioni.

1 Commento

  1. FABIO RAINIERI (LN): L’AMMINISTRAZIONE IGNORA LE LEGGI E IL GIUDICE DI PACE ANNULLA LE MULTE NELLA CORSIA BUS. GIUNTA PIZZAROTTI IMBARAZZANTE

    PARMA – “Il Regolamento di Polizia stradale tollera al massimo due cartelli su un unico sostegno, per consentire all’utente di leggerne bene il contenuto. Nelle nostre corsie preferenziali le perizie hanno attestato ben 5 cartelli!… Nell’abbondanza mancava però quello obbligatorio della privacy che comunica al cittadino che sta per essere ripreso”.
    Questa in sostanza la motivazione per cui il Giudice di Pace di Parma ha annullato una serie di multe prese da un parmigiano transitato nella corsia dei bus di Via Montebello.
    “E’ agghiacciante – attacca il leghista Fabio Rainieri, Vice presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna – come l’Amministrazione comunale di Parma non manchi occasione per denotare la propria ignoranza. Come può, chi si occupa di cartellonistica stradale, non conoscerne le norme?”.
    Ancora più grave, sottolinea l’esponente del Carroccio, il “capitolo” privacy”: “Tutti i cittadini che sono transitati sotto quelle telecamere a piedi, in bici o in auto, sono stati fotografati e ripresi senza esserne informati. Questa è una violazione gravissima e inaccettabile, per l’ennesima volta mi vedo costretto a chiedere le dimissioni per incapacità del sindaco e di tutta la sua Giunta”.

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