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Sciopero dei facchini Bormioli, interviene il sindacato: “Stiamo garantendo i lavoratori”

093429617-d65e4dcb-4543-4b7a-bb41-249642b25688Sono stati giorni intensi, per i facchini della Bormioli Rocco di Fidenza. I facchini della cooperativa che si occupa di logistica e il sindacato di base hanno contestato  i termini dell’accordo raggiunto tra Filt Cgil e Fit Cisl e l’impresa lo scorso dicembre con due manifestazioni: la prima, venerdì notte, sgombrata dalle forze dell’ordine a suon di repressione, e terminata con una trentina di denunce per  i reati di violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale, la seconda, lunedì mattina.

I facchini lamentano che “non siano state riconosciute le loro richieste su anzianità e demansionamento, impoverendoli”, mentre l’azienda replica che ci rimette anche lei: “La nuova cooperativa ha garantito i livelli occupazionali e retributivi di tutti, per evitare che ci fossero disparità di trattamenti. La Bormioli è la prima rimetterci da questa situazione perché i blocchi operati dai Cobas rischiano di mettere in grosse difficoltà la produzione e la consegna delle merci”.

Ora, interviene in modo definitivo anche il sindacato, con una nota a firme unificate di CGIL – CISL, FILT CGIL – FIT CISL, FILCTEM CGIL -FEMCA CISL.

“Alla luce dei fatti e delle prese di posizione seguiti alla sottoscrizione da parte di FILT CGIL e di FIT CISL dell’accordo per il cambio di appalto dell’attività di logistica della società Bormioli di Fidenza, si rende necessaria la massima chiarezza ed informazione, anche perché in questi giorni stanno circolando in rete non i contenuti dell’accordo, come sarebbe corretto, ma sue “libere” interpretazioni scorrette e fuorvianti.

 I lavoratori non possono essere strumentalizzati e non sono accettabili le prese di posizione di soggetti che, ignorando la realtà dei fatti ed i contenuti dell’accordo sottoscritto, rischiano di mettere in discussione il futuro delle maestranze coinvolte.

 Chiunque abbia la voglia di leggere l’accordo potrà rendersi conto che il testo sottoscritto in data 29 dicembre 2015:

·         garantisce la totalità dei posti di lavoro (tutti i lavoratori, pari al numero di 59, verranno riassunti senza periodo di prova),

·         garantisce la corretta ed integrale applicazione del contratto nazionale di lavoro del trasporto merci e della logistica (non applicato integralmente dalla cooperativa uscente),

·         garantisce il mantenimento anche di condizioni di miglior favore individuali in essere,

·         migliora, rispetto a quanto riconosciuto dalla cooperativa uscente, i trattamenti di malattia ed infortunio.

 

Vale la pena inoltre sottolineare che l’accordo, che rappresenta un importante risultato a tutela dell’occupazione e dei diritti, è stato portato in assemblea ed approvato dai lavoratori.

 Questo per il sindacato confederale significa garantire i diritti dei lavoratori e non strumentalizzarli, con il rischio di mettere addirittura a repentaglio la tenuta occupazionale della Bormioli.

 L’esatto contrario di quel che sta facendo chi, pur presente da anni e rappresentato nella cooperativa uscente, ha a lungo tollerato senza battere ciglio la disapplicazione dei contratti nazionali e trattamenti di malattia e infortunio penalizzanti per i lavoratori, come a suo tempo denunciato da Cgil e Cisl nel silenzio e nell’indifferenza di altri.

 Tutto ciò è del resto dimostrato dal fatto che al presidio, ieri, risultavano presenti un pugno di lavoratori coinvolti nel cambio d’appalto, il cui dissenso comunque va rispettato, insieme a una pletora di strani personaggi completamente estranei alla rappresentanza del lavoro e che colgono l’occasione per impostare scaramucce politiche che nulla hanno a che vedere con le battaglie del lavoro”.

Cambio di appalto attività logistica stabilimento Bormioli di Fidenza:la posizione della RSU aziendale

La Rappresentanza Sindacale Unitaria dello Stabilimento Bormioli Rocco di Fidenza intende intervenire sulla gravissima situazione che in questi giorni affligge il magazzino e lo stabilimento produttivo.

“Da sindacalisti con decine di accordi e momenti conflittuali alle spalle ci siamo fatti consegnare copia dell’accordo firmato da Filt-CGIL e CISL Reti il 29 dicembre 2015 con il Consorzio CAL e lo abbiamo analizzato alla luce della situazione precedente che ben conoscevamo.

Da tale analisi risulta evidente come l’accordo preveda un miglioramento retributivo per la stragrande maggior parte dei lavoratori, il mantenimento del livello retributivo per un ristretto numero di lavoratori corrispondenti a quelli con i livelli più alti, la riassunzione di tutti i lavoratori senza periodo di prova, il miglioramento del trattamento di malattia e infortunio, l’impegno ad una rapida verifica organizzativa su mansioni e inquadramenti. In poche parole, un netto miglioramento delle condizioni rispetto a quanto garantito dal Consorzio Lindel (uscente).

Ci viene da pensare che forse nel nostro percorso sindacale abbiamo sbagliato tutto, proprio non riusciamo a capire perché lo Si Cobas protesta adesso e non ha mai protestato prima. Siamo abituati a pensare che nel momento in cui un accordo raggiunto contrattando o lottando porti benefici per la maggior parte dei lavoratori e peggioramenti per nessuno, sia da considerare un buon accordo, non il contrario. Siamo abituati a pensare che prima di esprimere una valutazione su un qualunque accordo questo vada letto e analizzato, come noi abbiamo fatto e come invitiamo a fare quanti abbiano davvero voglia di farsi una idea precisa sulla questione. Siamo abituati a pensare che, al di là delle valutazioni individuali su qualunque questione sindacale, le rivendicazioni di un gruppo di lavoratori smettono di essere legittime quando mettono a repentaglio le condizioni di lavoro di un diverso gruppo di lavoratori. Chiediamo che tutti i cittadini di Fidenza riflettano su una cosa: un blocco sconsiderato sul piano dei contenuti e fuori dalla legittimità, per le ragioni dette, mette a repentaglio la sopravvivenza stessa dello stabilimento di Fidenza e certamente ci saranno conseguenze per il nostro lavoro, quindi per il nostro reddito, ma crediamo sia tutta la città a doversi far carico di un simile rischio, a partire dagli Amministratori locali, passando per i Parlamentari del territorio, fino ai singoli cittadini, è assurdo che la più importante industria del territorio, quindi il territorio tutto, resti ostaggio di un gruppo di scriteriati tra i quali ormai, i dipendenti del magazzino, sono meno di dieci.

Infine ci chiediamo se alcuni partiti politici locali abbiano realmente letto l’accordo in questione. Se l’avessero fatto avrebbero a nostro avviso esitato ad apparire in bella mostra sui social network orgogliosi di lottare accanto a non lavoratori. Ci chiediamo pure come mai di questi stessi personaggi non si è vista traccia quando a settembre 2015, quindi solo qualche mese fa, eravamo noi a protestare legittimamente contro scelte sbagliate della Bormioli, facendo un presidio davanti ai cancelli e senza raccontar balle. Si capisce che, quando una Rappresentanza Sindacale interna, con l’appoggio di Sindacati Confederali territoriali, proclama mobilitazioni che, tra l’altro, si pongono anche l’obiettivo del rispetto della piena legalità e mettono al riparo i lavoratori dalle cariche della polizia, sia più complicato finire nel carosello di facebook, si capisce che una forza politica che voglia rappresentare il lavoro, se assolve in questo modo a tale fondamentale funzione, si riduca ad una rappresentanza politica marginale. Il commento ha la stessa amarezza suscitata dalla vista di inconsapevoli pugni chiusi sollevati verso il nulla.

Per il futuro pretenderemo di avere voce in capitolo anche nelle scelte sugli appalti da parte di un’Azienda che ha dimostrato di riuscire a commettere errori madornali”.

 

 

 

 

1 Commento

  1. buffoni senza dignità,i lavoratori della cooperativa avranno un livello inferiore,le 8 ore NON garantite e,soprattutto ,potranno essere spostati in qualsiasi altro stabilimento,anche molto fuori provincia o regione,vi pare una bella roba?non è così? allora inseritelo nero su bianco nel contratto

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