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I batteri invincibili che resistono anche ai superantibiotici

batteri-2Avere a che fare con un’infezione che non risponde all’assunzione degli antibiotici: un incubo per medico e paziente. Purtroppo in Cina sono stati trovati batteri resistenti anche a quest’ultima soluzione farmacologica.

Insomma, i batteri invincibili resistono anche ai “superantibiotici”. La loro presenza è diffusa sia negli allevamenti di animali, sia fra le persone, e si sta moltiplicando ad un ritmo incalzante.

Dalla Cina è già passata a Laos e Malesia. “Saremo costretti a dire ad un numero crescente di pazienti: mi dispiace, ma per la sua infezione non c’è nulla da fare”, dichiarano in un commento su The Lancet Infectious Diseases David Paterson e Patrick Harris, due microbiologi dell’università di Brisbane.

Proprio nell’ultimo numero della rivista medica britannica un gruppo di ricercatori cinesi riferisce, infatti, di aver trovato quantità sostanziali di batteri invulnerabili, appartenenti ad almeno tre specie diverse e responsabili di infezioni, che vanno da polmonite, dissenteria, infezioni del sangue e delle vie urinarie fino alla meningite.

“Lo scudo che conferisce a questi batteri la resistenza all’antibiotico colistina è un gene chiamato Mcr-1, che si moltiplica rapidamente e si diffonde da una specie all’altra”, spiegano i ricercatori sulle pagine di The Lancet.

“In Italia abbiamo una situazione molto critica per quanto riguarda la resistenza agli antibiotici”, ha spiegato sulle colonne del quotidiano La Repubblica (lo scorso 20 novembre) Annalisa Pantosti, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità.

“Quando nessun altro farmaco funziona, valutiamo l’uso della colistina, che però è un antibiotico piuttosto tossico e difficile da usare”, ha aggiunto Pantosti, spiegando inoltre che “Casi di batteri resistenti alla colistina sono stati registrati anche in Italia, ma senza quella ‘trasmissione plasmidica’ che rende la diffusione di Mcr-1 così micidiale”.

Il rischio, dopo la scoperta del gene Mcr-1, è che prendano piede – ovunque nel mondo – ceppi di batteri invulnerabili a qualunque tipo di antibiotico. In Europa si stima già che i microrganismi insensibili ai farmaci uccidano 25mila persone all’anno, soprattutto pazienti sottoposti a ricoveri lunghi e travagliati. Stando però ad una stima della Rewiew of Antimicrobial Resistance questa cifra potrebbe arrivare a 390mila nel 2050.

Luisella Daziano

giornalista medico-scientifico

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