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Estorsione a luci rosse, arrestata la donna “in fuga”

151251171-4d19d955-4029-4a3d-9f51-14f8781e871fA pochi giorni dalla notizia della pesante condanna per due gemelle romene, prostitute, che insieme ai rispettivi compagni avevano perpetrato estorsioni per mesi ai danni di un facoltoso anziano di 81 anni, è finita in manette anche la terza donna, l’unica componente mancante della banda.

Anche la donna, secondo le indagini degli agenti scattate dopo una sparatoria in via Lago Scuro per regolamenti di conti legati al controllo della prostituzione, faceva parte del quintetto che in poche settimane ha “spennato” l’anziano ex imprenditore, facendosi consegnare con ricatti e raggiri oltre 150mila euro (oltre regali e interventi chirurgici anche per altri componenti della famiglia, per un valore complessivo di 300mila euro) (leggi).

.Le due gemelle rumene e i rispettivi fidanzati, un albanese e un marocchino, sono stati arrestati e condannati da alcuni giorni (leggi).

Era sfuggita solo A. M., prostituta rumena di 31 anni rientrata in Romania in avanzato stato di gravidanza. Nei giorni scorsi gli agenti della Mobile, nel corso di un servizio notturno, l’ hanno identificata in via Emilia Ovest, mentre batteva.

Ha fornito generalità diverse, ma nonostante il cambio del taglio e del colore dei capelli è stata riconosciuta per la latitante A. M., nonostante avesse cambiato il cognome perché nel frattempo si era sposata e aveva acquisto il cognome del marito.

È stata subito trasmessa una comunicazione alla Procura e il gip ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare nel carcere di Modena, dove è stata ristretta.

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