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Virtus Castelfranco – Parma 0-0. I gialloblù perdono la pazienza e due punti: finiscono la gara in 9. Apolloni: “Dell’arbitraggio non parlo ma non sono cieco”

VirtusCastelfrancoParma-750x330La prima parata, vera, del portiere della Virtus Castelfranco al 75esimo ha dato il via all’assedio del Parma.

Parma che in verità ha spinto e costruito lungo tutta la gara, in modo incessante, ma è stato condizionato dall’infortunio di Longobardi dopo neanche venti minuti, da un arbitraggio non impeccabile, compresa una rete regolarissima annullata a Guazzo in finire di primo tempo, e dal nervosismo causato da un avversario ruvido, molto falloso, per la serie “se l’altro è più forte fagli male” e da un direttore di gara che non ha tutelato gli uomini in campo.

Parma che ha finito la gara in nove (espulsi Guazzo e Mousa Balla) e con un punto in più in classifica, lasciandone due su un campo comunque difficile. L’Altovicentino, battendo il San Marino, si avvicina, ma già mercoledì, in casa contro il Legnano, i ducali potranno allungare.

IL COMMENTO DA www.parmacalcio1913.com –  Il Parma Calcio 1913, nella dodicesima giornata di campionato, allo stadio Sandro Cabassi di Carpi, contro la Virtus Castelfranco, ha pareggiato 0-0 una partita maschia e ostica, in cui alcune decisioni arbitrali hanno influito sul risultato finale.

In particolare, la mancata ammonizione nei confronti di Lauricella, l’avversario che ha atterrato Christian Longobardi costringendolo a lasciare il campo dopo soli diciotto minuti di gioco e la rete regolare annullata appena prima dell’intervallo a Matteo Guazzo, che lo ha sostituito.

L’atteggiamento ostruzionistico dei padroni di casa e la conduzione della direzione di gara hanno innervosito troppo i giocatori crociati, i quali, nel finale, sono incappati in due espulsioni: diretta per Guazzo e per doppia ammonizione a carico di Mousa Balla Sowe.

Malgrado tutto, però, la nostra squadra, anche in nove, ha continuato a cercare la via del gol sino al termine, purtroppo non riuscendoci.

Il Parma Calcio 1913 continua, in ogni caso, la propria serie positiva, da imbattuto, in testa alla classifica del girone D della Serie D.

Il tabellino

Virtus Castelfranco – Parma Calcio 1913 0-0

VIRTUS CASTELFRANCO: Gibertini, Benedetti, Laruccia, Negri, Girelli (Cap.), Biagini (V.Cap.)(41’st A.Vinci), Oubakent, Martina (47’st Signorino), Rolfini, Lauricella (35’st G.Vinci), Cortesi. All.: Chezzi. A disposizione: Cordisco, Budriesi, Graziosi, Serafini, Cortese, Battistini.

PARMA CALCIO 1913: Zommers, Adorni, Agrifogli, Corapi, Cacioli (V.Cap.), Lucarelli (Cap.), Musetti (22’st Melandri), Giorgino, Longobardi (18’pt Guazzo), Baraye (10’st Lauria), Sowe. All.: Apolloni. A disposizione: Fall, Benassi, Saporetti, Rodriguez, Sereni, Vignali.

Arbitro: Sig. Riccardo Turchet di Pordenone. Assistenti: Sigg. Alberto Zampesa e Andrea Torresan di Bassano del Grappa.

Note – Calci d’angolo: 1-4. Ammoniti: Martina (9’pt), Cacioli (11’pt), Adorni (31’pt), Lauricella (39’st), Girelli (3’st), Baraye (6’st), Sowe (10’st), Negri (15’st). Espulsi: Guazzo (41’st), Sowe per doppia ammonizione (47’st). Recupero: 3’pt, 4’st. Annullato un gol a Guazzo (43’pt).

 

IL COMMENTO DI GIGI APOLLONI – “Dell’arbitro non parlo ma non sono cieco”: Vale più di mille parole il commento del tecnico gialloblù a fine gara.

“Non commento l’arbitraggio, resta l’amarezza per essere caduti nella trappola del nervosismo. L’avversario ha cercato con i limiti che aveva di lavorare sui nervi, e noi ci siamo caduti, ed è un errore grave che non dobbiamo commettere, perchè succederà ancora.

CONVINCENTE LA PRESTAZIONE DELLA SQUADRA – “A parte questo però la squadra ha espresso gioco, soprattutto nella seconda parte, non ci siamo arresi nemmeno in nove, volevamo attaccare. Questo mi fa molto piacere ma c’è l’amarezza, poi mi hanno detto che c’era un gol annullato ingiustamente, forse un rigore… Quello che posso dire è che chiediamo più tutela, non sono cieco e ho visto che ci sono state manifestazioni in campo non eque. L’arbitro però ha visto così e noi non dobbiamo farci condizionare, anche perchè poi altrimenti diventa un alibi. Dobbiamo continuare, ora voltiamo pagina e la nostra mente deve proiettarsi alla prossima gara. Sudditanza psicologica al contrario? Non lo so, non posso rispondere, andrebbe fatta direttamente a loro questa domanda”.

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