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Corsie bus e multe, Federconsumatori: “Chiediamo solo di applicare la legge, nessuno sconto”. Ma il Tribunale da ragione a un “valicatore di Ztl”

imageMulte e corsie dei bus: se Federconsumatori fa un passo indietro, precisando che “non chiede sconti per i colpevoli, ma solo una soluzione legale” una mano agli utenti arriva dal Tribunale.

E’ infatti di questi giorni una sentenza del Tribunale per un parmigiano assistito dal Movimento Nuovi Consumatori, che, dopo essersi visto sbattere la porta in faccia dal Giudice di Pace, ha vinto la propria battaglia davanti alla giustizia ordinaria per una sanzione buscata per essere passato da un varco che delimita la Ztl.

Procedendo per gradi, ecco il comunicato di Federconsumatori – “Federconsumatori di Parma, in relazione alla nota del Comune pubblicata sul proprio sito internet, intende chiarire che la proposta di cui accennava il Presidente dell’Associazione, di pagare al massimo tre multe non intendeva in alcun modo alludere ad un tentativo di riduzione delle sanzioni come ad uno “sconto” bensì ad un’applicazione ragionata e condivisa dell’art. 198 C.d.S. in relazione agli artt. 8 e 8 bis della L. 689/1981, i quali prevedono la possibilità di ottenere un aumento in continuazione delle sanzioni amministrative, applicando un cumulo giuridico al posto di una somma algebrica di ogni singola sanzione.

Infatti, al fine di valutare se intraprendere iniziative giudiziarie del tutto autonome ed in grado di arrecare pregiudizio ad entrambe le parti (in termini di costi di procedura, impegno di professionisti per redazione di atti giudiziari e di costituzione, nonchè di presenza alle eventuali udienze) con conseguente difficoltà anche per gli uffici giudiziari riceventi un numero esponenziale di ricorsi, la Federconsumatori ha richiesto al Comune di Parma di valutare una ipotesi di risoluzione, valutando caso per caso la gravità e le condizioni di ammissibilità di ciascuna posizione, al solo scopo di ridurre la conflittualità tra le parti nel comune interesse volto alla tutela dei cittadini.

Si ribadisce che con questo, non si intende certo ricorrere ad espedienti premiali per i trasgressori e nemmeno scontare sanzioni, bensì trattasi di un tentativo di trovare soluzioni giuridicamente valide e corrette per contemperare le esigenze contrapposte dei cittadini che si trovano a dover pagare enormi importi per il gran numero di sanzioni e quelle del Comune di Parma di veder rispettati i divieti di circolazione imposti. Certi di aver fornito i dovuti chiarimenti finalizzati ad evitare inutili malintesi e di contrasto tra il Comune di Parma e la nostra Associazione di Consumatori.”

Dal Tribunale – Un utente, assistito dal Movimento Nuovi Consumatori, dopo una sanzione inflittagli il 22 novembre 2012 si era rivolto al giudice di pace vedendosi respingere l’appello per un sanzione relativa al passaggio in un varco delimitante la Ztl.

Si è allora rivolto alla giustizia ordinaria, vincendo la causa: “All’epoca, sottolinea il giudice, le Zone a traffico limitato di Parma erano state determinate solo da un’ordinanza del sindaco, come previsto da un decreto legislativo del 1992. Ma una norma posteriore, contenuta nel Testo unico degli enti locali del 2000, prevede che siano solo i dirigenti comunali ad adottare “atti e provvedimenti che impegnino l’amministrazione verso l’esterno” – dice il giudice.

Dandogli così ragione, e facendo, suo malgrado, giurisprudenza. Ora in quanti tenteranno la stessa strada?

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