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Servizio scolastico per i disabili, Ghiretti: “Questa è ghettizzazione”

Dopo l’assegnazione dei servizi per i disabili al massimo ribasso all’ATI Ancora – Aldia, il pronunciamento del Tar in favore delle cooperative entranti dopo il primo in favore di Proges-Dolce e Aurora Domus, coop uscenti, e la conferenza dell’assessore al Welfare Rossi al riguardo, Roberto Ghiretti di Parma Unita interviene in un comunicato, giudicando le intenzioni annunciate dalla giunta in carica come “tendenti alla ghettizzazione”.

Ecco le sue parole:

“Vorrei intervenire sull’annosa tematica del servizio di integrazione scolastica per i disabili che l’assessore Rossi ha presentato nei giorni scorsi. In questi mesi sono rimasto in relativo silenzio e solo di rado ho preso parola per dire la mia: cerco di evitare di essere come il classico politico, e qualcuno c’è stato, che mette il cappello per interesse personale. Inoltre credo siano Sindacati e associazioni di disabili a dover sollevare questioni. Ma quello che ho visto nei video che girano sulla conferenza stampa del 29 settembre ha dell’inaudito, nel senso letterale del termine. Si chiama ‘servizio di integrazione scolastica’ e francamente non capisco come il tema delle compresenze, sostanzialmente fare lezione fuori aula in gruppi di disabili, c’entri con l’integrazione, anzi: assomiglia molto a quel ghetto che la Rossi sta creando anche in tema di emergenza abitativa in via D’Azeglio. E’ un’appassionata della ghettizzazione, pare. I nostri bambini meritano un percorso inclusivo che li inserisca nella società in cui vivono.

Anche la condizione degli educatori sembra sia peggiorata molto, sia in termini salariali che di qualità del lavoro. I genitori sono insoddisfatti. Mi chiedo allora perché imporre con la forza una condizione peggiorativa per tutti, soprattutto per i più deboli. Alle cooperative Aldia e Ancora auguro buon lavoro, ma aggiungo una raccomandazione molto limpida: se ciò che appare in premessa si realizzerà pienamente e se la condizione oggettiva dei ragazzi peggiorerà, troveranno nei consiglieri di opposizione degli scogli duri da aggirare e magari persone in grado a raccontare nel resto d’Italia quali performance hanno prodotto da noi. L’inclusione sociale non è tema su cui noi parmigiani scherziamo, né su cui loro possono permettersi di sperimentare: sono bambini, mica giocattoli. Che l’assessore e i dirigenti delle cooperative lo ricordino molto bene”.

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