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Passaggi a livello Parma – La Spezia, almeno nove sono di troppo

hqdefaultIn una interrogazione i deputati Romanini e Maestri chiedono un intervento di verifica al Ministro Delrio

Sono nove: sette su strade comunali e due su strade private i passaggi a livello sulla tratta Parma – La Spezia che avrebbero dovuto essere soppressi nel territorio del Comune di Collecchio.

Così purtroppo non è stato e nonostante gli accordi di programma e le convezioni siglate con Rfi dalle istituzioni coinvolte, gli incontri che si sono susseguiti negli anni fra le parti, i cantieri sono ancora aperti, alcune strade sono chiuse da tempo, altre avendo ancora i passaggi a livelli, presentano rischi connessi alla sicurezza.

A porre il problema sono i deputati Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri che hanno presentato una interrogazione al Ministro dei Trasporti per chiedere il suo interessamento e sollecitare una verifica sui ritardi.

La vicenda risale a più di 10anni fa e il primo atto che certifica la scelta di sopprimere quei passaggi a livello sostituendoli con manufatti idonei o deviazioni stradali è la convenzione siglata Il 3 settembre 2004 da Rfi, (cui la legge affida il compito della realizzazione dei lavori) la Regione Emilia Romagna, i Comuni di Parma, Collecchio e Fornovo Taro.

“Proprio a partire dal programma di soppressione il Comune di Collecchio aveva avviato, già nel 2005, la consultazione degli organismi di partecipazione dei cittadini delle aree interessate dagli interventi ottenendo la condivisione delle principali scelte progettuali per arrivare poi a definire, con RFI, un piano condiviso formalizzato in una convenzione siglata tra RFI e Comune di Collecchio, con indicate tutte le opere da realizzare in sostituzione dei passaggi a livello – spiega Romanini che in quel periodo era anche sindaco di Collecchio – Non uno dei cantieri è ultimato. Non si è risolto il problema della sicurezza e in più questo ritardo pesa sulla viabilità locale e sulle future scelte del Comune”.

A distanza di sei anni dalla sigla della convenzione – si legge nell’interrogazione – solo un intervento risulta concluso e precisamente quello in via Molinara. Se si esclude la sospensione dei lavori in via Qualtico e a Ozzano a causa di un ricorso al TAR i restanti cantieri sono fermi.
Il quadro riportato nel testo indirizzato al Ministro Delrio è il seguente. A Lemignano il passaggio a livello è chiuso dal 25/07/2011, il sottopasso è ultimato da circa un anno ma la strada è inutilizzabile a causa di un errore di esecuzione dei lavori poiché i pali della luce sono stati messi in carreggiata e non sono ancora stati spostati fuori dalla sede stradale.

Anche via Mulattiera è chiusa, sono state consegnate le aree comunali per la costruzione del sottovia ma il monolite, finito, non è stato sistemato né sono state realizzate le rampe.
In via Campirolo, RFI ha chiesto di realizzare un sottopasso ciclo pedonale. Il Comune di Collecchio vuole però il rispetto degli impegni assunti ovvero un manufatto carrabile. Ad oggi i lavori non sono iniziati.

In via Giarola e a Gaiano le opere sono rimaste sospese oltre un anno a causa di interferenze con la rete Snam. Nel primo caso Snam ha finito i lavori a giugno mentre per il secondo cantiere li finirà a dicembre.

Vista l’impossibilità di avere risposte certe da Rfi, Romanini e Maestri chiedono al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti “se non ritenga di intervenire presso Rfi con l’obiettivo di verificare l’andamento del Piano di soppressione dei passaggi a livello, soprattutto in relazione ai tempi di esecuzione degli interventi. E se non ritenga necessario promuovere una specifica azione per sbloccare la situazione dei lavori sulla tratta ferroviaria Parma – Collecchio – Fornovo Taro”.

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