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Cerve, 130 licenziamenti dietro l’angolo. I lavoratori: “A rischio la stabilità aziendale”

rawE’ un’azienda solida, la Cerve. Una perla di Parma, costola del Gruppo Bormioli da sempre orgoglio produttivo.

O megtlio, era. Perchè i lavoratori, dalle nostre pagine, mandano un allarme: stanno per essere tagliati 130 posti, 82 a Vedole, 45 a San Polo, come mostra la “tabella dei tagli” consegnata ai lavoratori.

Su 450 contratti totali, si tratta di “tagliare” oltre un terzo dei lavoratori, con i soliti impatti devastanti su famiglie ed economia locale.

“Prima dell’estate” – spiega un lavoratore – “era stato chiesto ai sindacati di poter lavorare su un terzo turno per rispondere a tutte le commesse. L’azienda è sana, non ha debiti con le banche, gli ordini non mancano, come è possibile una tale inversione di tendenza?”.

La spiegazione fornita dall’azienda, una scarsa marginalità. Dunque avanti coi tagli nelle divisioni casalinghi e profumeria. L’ingrato compito di congedare con una pacca sulla spalla, è stato affidato a Francesco de Bartolomeis, che spiegano i dipendenti essere “un noto tagliatore di teste che aveva già fatto lo stesso in Bormioli Rocco. Ufficialmente è il nuovo amministratore delegato con fini di risanamento aziendale”.

Ma…e questa è la paura dei dipendenti: “Essere o non essere nella lista cambia poco, con questi tagli si intacca la solidità aziendale”.

E domani, martedì, è previsto il primo picchetto di due ora in Via Paradigna.

Ecco il comunicato unitario dei sindacati:

“Si è svolto Venerdì 11.09.2015 l’ennesimo incontro tra la direzione di CERVE S.P.A. e le Segreterie Territoriali di Filctem CIGL, Femca Cisl e Uiltec Uil e le R.S.U. Cerve, presso l’Unione Industriali di Parma.

Ancora una volta si è ribadita la volontà da parte di Cerve s.p.a. di voler procedere, nei prossimi giorni, all’apertura di una delle più pesanti riorganizzazioni e conseguente procedura di Mobilità della provincia di Parma.Oltre alla chiusura definitiva delle attività produttive dello stabilimento di Parma per trasferire macchine e materiali e operatori presso San Polo e Vedole, si sono dichiarati 127 esuberi su un organico complessivo di 450 lavoratori.

Nonostante gli incontri preliminari svolti, la direzione non ha dimostrato la volontà nè di condividere alcun Piano Industriale né tanto meno giustificare concretamente la necessità di tagli al personale cosi drastici e drammatici.

Per questo motivo, visto l’esito negativo dell’ennesimo confronto preliminare, le Segreterie Ficltem CIGL , Femca CISL e Uiltec UIL insieme alle RSU Cerve sono a comunicare la rottura del tavolo delle trattative e l’immediata proclamazione di 8 ore di sciopero per la giornata di martedì 15 Settembre 2015.

Nella stessa giornata sarà tenuta una assemblea durante lo sciopero di tutti i lavoratori dei 3 stabilimenti di Parma, Vedole e San Polo dalle ore 10.00 alle ore 12.00 davanti agli uffici della presidenza presso lo stabilimento Cerve di Parma in via Paradigna”.

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