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Operazione Aemilia, spunta il nome di Loris Tonelli

freeeLa Procura distrettuale antimafia di Bologna ha inviato l’avviso di chiusura indagini per il secondo troncone dell’operazione Aemilia, quello che il 16 luglio aveva portato all’applicazione di nove misure cautelari, dopo i 117 arresti di fine gennaio che avevano colpito la ‘Ndrangheta imprenditrice’ e i suoi presunti legami politici ed economici sul territorio, 224 gli indagati nel filone principale, 23 quelli di questa seconda tranche. Oltre 200 i capi d’imputazione contestati: dall’associazione di stampo mafioso, all’estorsione, all’usura, senza dimenticare la miriade di reati per intestazioni fittizie e le accuse di impiego di denaro di provenienza illecita.

L’avviso, firmato dal procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal pm Beatrice Ronchi, è arrivato a 23 indagati.

Si tratta del boss Nicolino Grande Aracri, Alfonso Diletto, ritenuto un elemento importante della cosca soprattutto per la gestione degli affari, la figlia Jessica Diletto, Michele, Domenico e Catiana Bolognino, poi l’imprenditore Giovanni Vecchio, il figlio Silvano, Patrizia e Alfonso Patricelli, oltre a Francesco e Vincenzo Salvatore Spagnolo, Bruno Milazzo, Francesco, Antonio Muto, Emanuela Morini, Ibrahim Ahmed Abdelgawad, Abdellatif El Fatachi, Mihai Vrabie, Antonio Petrone, Gennaro Gerace, Loris Tonelli, Gianluigi Sarcone.

Il troncone bis dell’indagine si è concentrato sull’aspetto economico e, in particolare, sulle intestazioni fittizie delle società per evitare di ricondurre la proprietà a componenti della cosca, oltre alle false fatturazioni – rivela l’Ansa.

La novità sta proprio nel nome di Tonelli, ex titolare del Diana Park di strada Argini, condannato in primo grado a 3 anni per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nel luglio 2013. Secondo la dda di Bologna sarebbe stato un prestanome del boss Michele Bolognino, intestandosi la discoteca Duplex di via Nabucco a Baganzola prima, il Freee, ex Astrolabio, poi: ad aggravare la sua posizione, l’aver in qualche modo agevolato l’associazione di stampo mafioso.

Da inizio 2014, quando il comune fece chiudere il Freee, Tonelli, oggi 42enne, risulta titolare di una pizzeria in Nicaragua, ma la sua residenza è ancora a Parma, in Via Parigi 15: qui è stata recapitato l’avviso di fine indagini.

I prossimi step? I rinvii a giudizio, probabilmente entro l’autunno. E le maxi udienze.

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