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Terme di Salso e Tabiano ammesse al concordato preventivo

Dopo la richiesta presentata la scorsa settimana, le Terme di Salsomaggiore e Tabiano sono state ammesse mercoledì 22 dal tribunale fallimentare al concordato con riserva, ovvero con la possibilità di presentare nei prossimi mesi il piano di rientro.

La società, partecipata dal Comune di Salsomaggiore e della Regione Emilia Romagna, aveva depositato in Tribunale i bilanci degli ultimi tre anni e l’elenco di debiti e debitori: 29 milioni con le banche, più altri 14 tra fornitori e leasing, a fronte di un fatturato di 17,5 milioni, ma nessuna istanza di fallimento in capo.

Così i giudici  Roberto Piscopo, Pietro Rogato e Renato Mari hanno dato l’om al concordato in bianco: la data per la proposta di concordato preventivo è’ stata fissata al 12 dicembre di quest’anno.

Commissario giudiziale è’ stato nominato il commercialista Antonio Bonelli.

Intanto i sindacati annunciano battaglia: da una forza lavoro di oltre duecento dipendenti, ne sono rimasti in forza 38 dopo il recente taglio di 83 teste. E con il commissariamento altri rischiano.

 

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