Home » Cronaca » L’Italia candida Parma come “città Unesco per la gastronomia”

L’Italia candida Parma come “città Unesco per la gastronomia”

UnknownLa Commissione nazionale italiana per l’Unesco ha candidato Parma “Città creativa per la gastronomia” nella Lista Unesco delle città creative: finora 69 città di 32 Paesi diversi, 8 per la gastronomia. Parma sarebbe la prima italiana «per la gastronomia».

La Commissione nazionale italiana per l’Unesco ha candidato Parma “Città creativa per la gastronomia” nella Lista Unesco delle città creative: finora 69 città di 32 Paesi diversi, 8 per la gastronomia. Parma sarebbe la prima italiana «per la gastronomia».

Si apre ora il negoziato internazionale. L’esito della valutazione, l’11 dicembre 2015.

E’ stato un testa a testa, quello tra Alba e Parma, per la candidatura italiana all’ingresso nella rete Unesco delle «Città creativa per la gastronomia» ma alla fine, per portare a casa il risultato nel faticoso negoziato internazionale che si apre oggi per concludersi a Parigi l’11 dicembre, la Commissione italiana per l’Unesco ha scelto Parma. Secondo quanto apprende l’ANSA, la Commissione ha deciso di non sostenere la candidatura di Alba, pur apprezzando il dossier. La comunità locale proponente è stata tuttavia invitata a confrontarsi con il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per la futura riproposizione del dossier.

Per poter essere iscritti in questa lista, come città creativa per la Gastronomia, è necessario dimostrare di saper coniugare sviluppo sostenibile e rispetto delle tradizioni nel settore alimentare.

Dal 2004 ad oggi soltanto otto città sono state riconosciute dall’Unesco Città creative per la Gastronomia.

Il network Unesco delle città creative annovera per la gastronomia: Popayan (Colombia), Chengdu (Cina), Oestersund (Svezia), Jeonju (Sud Corea), Zahle (Libano), Florianopolis (Brasile), Shunde e Tsuruoka (Giappone). Entrare nella lista, ha detto il giurista Pier Luigi Petrillo incaricato al negoziato, «significa ottenere un riconoscimento mondiale per le produzioni tipiche agro-alimentari, potendo così sviluppare percorsi volti a valorizzare il made in Italy». Soddisfatto il presidente della Commissione Giovanni Puglisi.

IL COMMENTO DEL SINDACO PIZZAROTTI –  Ci avevano indicato come una realtà in declino, così non è». Commenta così all’ANSA il sindaco Federico Pizzarotti la candidatura di Parma a ‘Città creativa per la gastronomia’ dell’Unesco. Abbiamo invece tanti punti di forza – dice il primo cittadino emiliano – e questa candidatura è la migliore risposta: Parma resta il punto di riferimento della gastronomia italiana”.

IL COMMENTO DEL MINISTRO MARTINA– “Parma rappresenta nell’immaginario collettivo un esempio di quel saper fare agroalimentare italiano che tutto il mondo ci invidia. Siamo certi che nei prossimi mesi potremmo dimostrare ai valutatori dell’Unesco le qualità uniche dei prodotti tipici agro-alimentari di questa zona». Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, commenta la decisione della Commissione nazionale italiana per l’Unesco che ha candidato Parma come ‘Città creativa per la gastronomià nella Lista Unesco delle città creative. «E’ questo un altro modo per valorizzare – ha sottolineato il ministro Martina – a livello internazionale le nostre produzioni tipiche, a partire dal Parmigiano reggiano: penso sia anche uno degli strumenti più efficaci anche per contrastare l’Italian sounding, facendo comprendere al pubblico mondiale che dietro al nome di un prodotto, c’e una storia, c’è una identità culturale fatta anche del rispetto dell’ambiente e della terra, e sono queste le differenze che rendono unico il nostro agroalimentare”.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*