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Parma and Stars non sa da fare: l’Arpa dice no

Parma and Stars non sa da fare. Prima le polemiche bipartisan, ora il no dell’Arpa.

Parma and Stars continua a far discutere. La manifestazione canora prevista per l’estate in piazza Duomo, che prima ha fatto andare su tutte le furie la Curia, poi infiammato il dibattito politico da ogni lato della variegato arcobaleno del nostro consiglio comunale, ora riceve un serio stop.

Ma dall’Arpa. Il cui regolamento parla chiaro: non più di tre manifestazioni consecutive da non terminarsi oltre la mezzanotte. Sul sito del Comune si legge chiaramente che detto regolamento può ricevere delle deroghe, ma in casi bene precisi.

In cui Parma and Stars, che prevede sempre due serate consecutive, in alcuni casi anche quattro, e uno sforamento costante di due ora, pare non rientrare.

Quindi, se Arpa confermerà il no alla deroga, Parma and Stars non si farà. Con buona pace degli ultimi due mesi di polemiche. Ma una domanda sorge spontanea: 14 eventi già organizzati, impegni presi con gli artisti, impalcature prenotate, etc etc…che fine faranno? Si trasloca in Pilotta o ….

Finite voi la frase.

Ecco il documento emesso da Arpa: parere_prot.6382 (1).

Intanto, il Comune smentisce, con una nota, che Arpa abbia dato parere negativo.

“Leggendo bene la lettera di ARPA si evince che non ha dato alcun parere negativo, ma comunica altresì di non avere elementi per potersi esprimere. Il Comune di Parma si sta adoperando quindi per fornire gli elementi necessari”.

IL COMMENTO DI GHIRETTI E PELLACINI: 

“Per essere uno dei pochi veri eventi previsti per l’estate parmigiana bisogna dire che Parma and Stars si sta configurando come una vera e propria Caporetto da un punto di vista gestionale.

A un amministratore saggio e disposto ad ascoltare i cittadini sarebbero già dovute bastare le prese di posizione del Vescovo e di numerosi uomini di cultura, per non citare le raccolte firme e gli incontri pubblici sul tema, per capire che rivedere la collocazione degli spettacoli sarebbe stato un atto di puro buon senso.

Invece si è deciso, come al solito, di tirare dritti per la propria strada contro tutto e contro tutti, salvo oggi dover fare i conti con un parere negativo dell’Arpa che non ha ravvisato le condizioni per concedere deroghe sul regolamento comunale per le attività rumorose.

Così a meno di due settimane dall’inizio dei concerti il Comune si trova in difficoltà e in evidente contraddizione con sé stesso, visto che i regolamenti che vorrebbe scavalcare sono proprio i suoi.

Quanto meglio avrebbe fatto l’assessore Casa ad affrontare la questione per tempo prendendo in considerazione le abbondanti alternative che la nostra città offre in termini di spazi ove collocare una manifestazione di questo genere?

Come Consiglieri comunali abbiamo da tempo segnalato l’opportunità di un’iniziativa in tal senso e recentemente abbiamo anche depositato un’interrogazione e un accesso agli atti che miravano a verificare la correttezza degli atti amministrativi necessari ad autorizzare l’iniziativa.

A partire proprio dalla presenza o meno del parere dell’Arpa e passando per altre apparenti incongruità nella gestione della vicenda. Ad esempio la gestione del rapporto con gli sponsor, visto che il Comune è co-organizzatore della manifestazione. Oppure la natura stessa dell’evento, definito in delibera come “Iniziativa senza scopo di lucro”, nonostante il fatto che sul proprio sito internet l’organizzatore si presenti come associazione leader in Europa nella promozione di grandi eventi, gli spettacoli siano tutti a pagamento e non ci pare siano stati fatti annunci in merito al devolvere gli incassi con qualche specifica finalità benefica.

Infine la questione che abbraccia il tema specifico dell’inclusione e della partecipazione: anche se eventualmente non previsto a termini di legge, il Comune ha pensato di chiedere un parere preventivo alla Curia?

La sensazione è che in questa vicenda l’assessore Casa si sia comportato come il proprietario della città, un proprietario arrogante che non tiene conto neppure delle regole da lui stesso definite. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una festa per Parma si sta trasformando in un pasticcio infinito dal quale ora sarà molto difficile uscirne senza strappi che in un modo o nell’altro lasceranno il segno sulla città. Da parte nostra i più vivissimi complimenti”.

Roberto Ghiretti – Parma Unita

Giuseppe Pellacini – Unione di Centro (UDC)”

 

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