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Una mamma: “Il Comune sugli asili? Incapacità di gestione e di organizzazione”

Il Comitato “per fare un bambino ci vuole un asilo”, molto attivo nella difesa del welfare e dei diritti dei più piccoli, ha ricevuto la lettera di rabbia e disperazione di una madre, postata integralmente su Facebook.

Ecco il post del Comitato e la lettera di Miriam, madre di un bambino iscritto all’asilo Zucchero Filato.

IL POST SU FACEBOOK – Riceviamo e pubblichiamo da Miriam, mamma di un bambino dello Zucchero Filato, il desolante resoconto della sua esperienza di nuovo ingresso nel sistema dei servizi educativi del Comune di Parma.

Qui non c’entrano i soldi o le scelte politiche: questa è pura incapacità organizzativa. Vi riconoscete in questa storia?

LA LETTTERA DI MAMMA MIRIAM – Scegliere l’asilo nido per il proprio figlio a Parma

“Quest’anno io e mio marito abbiamo deciso di fare domanda al Comune per mandare nostro figlio all’ultimo anno di Nido; una scelta importante per ogni genitore che, come noi, si trova a dover scegliere di affidare, per gran parte della giornata, la cura e l’educazione del proprio bambino ad altri… una scelta basata soprattutto sulla FIDUCIA. Abbiamo atteso che uscisse il bando e le date per poter visitare le scuole che ci interessavano… e già si parte male… solo due settimane per fare la domanda quindi per conoscere le scuole e prendere una decisione consapevole…appare già evidente come questo tempo così ridotto sembra essere una scelta molto poco vicina alle famiglie che non considera tutte le difficoltà organizzative e di gestione domestica che questo comporta…ovviamente per tuo figlio faresti questo ed altro e così ci siamo organizzati tra turni di lavoro, bambino lasciato alla nonna ed io, incinta all’ottavo mese, con mio marito abbiamo dedicato cinque pomeriggi a visitare e ad informarci sulle scuole che ci sembravano le più adatte alle nostre esigenze.

Fatto il nostro dovere, fatte le nostre valutazioni considerando vari aspetti tra i quali la vicinanza da casa, la struttura zone interne esterne ecc… abbiamo stilato la nostra lista di preferenze. Il Comune poi ci ha comunicato che avevano avviato dei controlli per verificare la veridicità delle informazioni da noi scritte nella domanda…certo ciò che è giusto è giusto…la correttezza innanzitutto! Passati i controlli positivamente arriva il punteggio e un elenco delle scuole con i posti disponibili per ogni struttura e per età e mi trovo a pensare…beh dai danno la possibilità di cambiare le preferenze… per fortuna a noi non serve gli asili scelti hanno disponibilità…è solo una questione di punteggio! Almeno così credevo… purtroppo mi sbagliavo… il mio bimbo è stato assegnato all’asilo deciso da noi come prima scelta… perfetto! Purtroppo no perché ad assegnazioni effettuate vengo a scoprire per vie traverse (Facebook) che l’asilo scelto, lo Zucchero Filato, sarà chiuso per ristrutturazione e le sezioni dislocate in giro per Parma. Chiamato subito in Comune mi assicurano che si tratta di un paio di mesi e che le sezioni saranno spostate mantenendo almeno il gruppo classe integro. Sempre per vie traverse, amicizie, scopro che c’è stata una riunione con i genitori dei vecchi iscritti (attenzione io ad oggi, essendo genitore di un nuovo iscritto, non ho ancora ricevuto alcun tipo di avviso dal Comune circa questo “piccolo” disagio ) e che i lavori si protrarranno fino a gennaio (quindi non un paio di mesi) e che le sezioni Nido saranno dislocate in tre asili disposti in via Cuneo, via Pini e piazzale Pablo.

Ora mi trovo ad aver scelto un asilo per mio figlio e di averlo segnalato come prima scelta nella lista delle preferenze perché a pari merito con il secondo era vicino a casa ed avendo un altro bimbo piccolo di pochi mesi ed un turno di lavoro che inizia presto, questo fattore poteva fare la differenza… dico poteva perché ora non è più così, dovrò girare mezza città sempre se sarò automunita (mi chiedo come farà chi la macchina non ce l’ha…ma il Comune se lo chiede?) per portare mio figlio all’asilo…mi trovo dunque a pensare perché questa notizia non è stata data prima delle assegnazioni per dare così alle famiglie la possibilità di organizzarsi e decidere se mantenere le preferenze o cambiare la propria scelta?

Ed ora non è più corretto riaprire le graduatorie per dare la possibilità a chi lo desidera di attuare ora eventuali cambiamenti alla luce di questo rimescolamento delle carte da parte del comune? Non credo, anche se spero, che questo avverrà ma sicuramente mi sento presa in giro, il Comune ancora non ha pensato di avvisarmi e quando chiamo i servizi educativi per chiedere se a questo punto posso ripiegare sulla mia seconda scelta mi viene detto che devo stare in lista di attesa anche se con il mio punteggio avrei avuto tranquillamente quel posto se l’avessi selezionato prima… inutile dire che la situazione è cambiata per loro responsabilità… la risposta è… “eh lo so signora ci dispiace tanto…” non di certo una risposta professionale e competente mi sembra.

Mi chiedo allora con quale serietà e competenza l’amministrazione comunale stia gestendo i servizi educativi e se sia consapevole delle conseguenze del proprio operato sulla vita delle famiglie di Parma”.

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