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Parma svuotato, al Franchi la Fiorentina marcia sui resti dei gialloblù. Da brivido i tifosi viola, in piedi, per applaudire il Parma modello di orgoglio e dignità

FIORENTINA-PARMA 3-0

Marcatori: 13’ Gonzalo Rodriguez, 31’ Gilardino, 11’ s.t. Salah

FIORENTINA (4-3-3) – Neto; Tomovic, Savic, Rodriguez (42’ st Bagadur), Pasqual; M. Fernandez, Pizarro (35’ st Badelj), Aquilani; Ilicic, Gilardino, Salah (33’ st Diamanti)
A disposizione: Tatarusanu, Rosati, Kurtic, Joaquin, Basanta, Borja Valero, Marcos, Gomez, Rosi
All: Montella

PARMA (4-5-1) – Mirante; Mendes, Lucarelli Feddal, Gobbi; Varela, Mauri, Jorquera, Nocerino (37’ st Broh), Ghezzal (23’ st Haraslin); Palladino (32’ st Coda)
A disposizione: Bertozzi, Iacobucci, Cassani, Ravanelli, Prestia, Galloppa, Lodi, Mariga, Esposito All: Donadoni

Arbitro: Sig. Dino Tommasi di Bassano del Grappa

Ammoniti: Mendes, Diamanti

Francesca Devincenzi

FIRENZE – Sette anni esatti fa, diluviava e i colpi di Ibrahimovic condannavano il Parma alla serie B. Era l’ultima giornata di un’annata strana, in cui i ducali, sempre al confine tra salvezza e retrocessione, già proprio al Franchi una settimana prima avevano rischiato di sprofondare anticipatamente, salvati dalla sconfitta contemporanea della dirimpettaia Catania.

Sette anni dopo, al termine di una stagione travagliata e tragica, al Franchi è la terzultima, il Parma è in B da un po, virtualmente da inizio stagione o quasi, al posto del diluvio il sole regala una serata estiva. 
C

Che il 18 maggio non sia il giorno fortunato del Parma era già chiaro, probabilmente. Ma i viola lo hanno rimembrato: Rodriguez, Gilardino e Salah nella ripresa hanno affondato un Parma svuotato da vicende societarie, fiumi di pensieri e parole, voglia che l’incubo finisca in fretta per guardare a domani.

Il momento più bello lo regalano i tifosi della Fiorentina: quando il Parma esce dal campo, dopo aver salutato la propria curva, tutti in piedi ad applaudire. Un esempio di sportività e apprezzamento per la dignità dei giocatori gialloblù che stride con il pasticciaccio post Parma Napoli e fa bene, benissimo, al calcio. Un immagine rara, forse unica. Un quadro che rimarrà dipinto per sempre nella storia ducale.

LE FORMAZIONI – Donadoni rinuncia a Cassani dietro, spazio a Feddal e Lucarelli. In attacco Palladino con Varela e Ghezzal larghi alle sue spalle. Montella continua il purgatorio di Mario Gomez, ancora in panchina, spazio a Gilardino (96 presenze e 50 gol in Serie A in maglia gialloblu), Ilicic e Salah. In mezzo, Aquilani preferito a Borja Valero.

LA PRIMA OCCASIONE è SUI PIEDI DI GHEZZAL – Al terzo l’esterno ducale si invola, prova a accentrarsi e tira, palla però in curva. La Fiorentina risponde al 4’: Ilicic per Aquilani, Mirante dice no. 
Contropiede, e ancora Parma: Ghezzal per Nocerino, che lancia Palladino, in ritardo di un soffio, solissimo, l’attaccante non riesce a toccare a rete. Occasionissima Parma. Al tredicesimo, vantaggio viola: su un calcio di punizione centrale, pochi metri fuori dall’area concessa per ingenuità dai gialloblù, Ilicic scodella in mezzo. Lucarelli libera a campanile ma la sfera danza in aria e finisce sulla testa di Gonzalo Rodriguez, che nonostante la difesa schierata (ma immobile) salta più alto di tutti e insacca il vantaggio. E’ assedio viola: al 17esimo ancora Salah, egoista, cerca la realizzazione ma non inquadra il sette, poi Pizzarro tenta la botta al volo da trenta metri, poi Ilicic lambisce il palo. Gli uomini di Montella spingono, il Parma annaspa . Al 26esimo buco cosmico lasciato da Varela, Pasqual si invola e costringe Mirante al miracolo. Ma tre minuti dopo il portiere ducale non può nulla su Gilardino che di testa, sugli esiti di un angolo battuto da Mati Fernandez, seppur chiuso tra Lucarelli e Feddal vince il duello aereo e insacca il raddoppio. E dire che il Parma, un minuto prima, con Palladino imbeccato da Gobbi aveva costretto Neto al miracolo in due tempi. Non è serata, probabilmente nemmeno stagione. Due minuti e mezzo dopo, altro rischio per i gialloblù: Salah triangola con Rodriguez e si invola, poi fa partire un bolide da fuori area, out di un soffio. I viola chiudono in avanti: a un primo dalla fine della prima frazione, Ilicic serve Gilardino che incespica e non riesce a deviare in porta. Sulla ripartenza, i ducali si guadagnano un corner ma Lucarelli lo sparacchia fuori di testa.

RIPRESA – Il Parma ci prova: Nocerino tenta il diagonale ma trova Neto, Palladino a colpo sicuro incoccia contro Savic. Al 56’, ammesso servisse , partita chiusa – In quello che è uno dei migliori momenti dei gialloblù, Salah servito da Ilicic va al tiro da fuori e trova l’angolino dove Mirante non può nulla. Rapidissimo l’egiziano, in bambola la difesa del Parma, con Feddal e Gobbi che non riescono a intervenire.

Poi ancora viola, prima Gilardino, poi Ilicic. Come non fossero mai sazi.

Al 61 squillo Parma: Ghezzal riceve la palla in corsa e tira a botta sicura, Neto è pazzesco, di piede, tutto riflesso, devia in angolo. Tra caldo e stanchezza da finale di stagione, la partita si rassegna su un quieto campo di palleggio, Donadoni regala un po di passerella ai giovanissimi Haraslin (per Ghezzal) e Broh (per Nocerino), oltre a Coda (per un inconcludente Palladino), cambia anche Montella. I minuti corrono, ai ducali viene da dire “grazie a Dio”.

Al 43esimo Mirante vola su una botta centrale di Diamanti, subentrato a Salah, poi va in rete Gilaridno, ma è off-side. E’ l’ultimo spavento.

Mancano 180 minuti alla fine della stagione, dieci giorni (meno qualche ora) alla chiusura dell’ultima asta.

 

Il 18 maggio di 365 giorni fa, Rosati ipnotizzava Cerci, il Parma entrava in Europa League e festeggiava quello che non sapeva essere l’inizio della fine.

Chissà fra sette anni, il diciotto maggio il Parma dove sarà, e cosa avrà vissuto. Speriamo stagioni meno infauste di questa.

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