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Rabbia e Orgoglio Parma, Napoli fermato. Al Tardini è 2-2

TABELLINO

PARMA – NAPOLI 2-2

(fine primo tempo 2-1)

MARCATORI: 9’ Palladino (P), 28’ Gabbiadini (N), 32’ Jorquera (P), 27’ st Mertens (N).

PARMA (3-5-1-1): Mirante; Mendes, Cassani (28’ st Costa), Feddal; Varela, Mauri (34’ st Ghezzal), Jorquera (25’ st Mariga), Lila, Gobbi; Nocerino, Palladino. A disp: Iacobucci, Bertozzi, Lucarelli, Broh, Esposito, Galloppa, Lodi, Coda, Haraslin. All.: Donadoni

NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Albiol, Koulibaly, Strinic; Inler (30’ st David Lopez), Gargano (11’ st Higuain); Gabbiadini, Hamsik, Mertens; Zapata (7’ st Callejon). A disp: Rafael, Colombo, Mesto, Ghoulam, Maggio, Luperto, Jorginho, Britos, Insigne. All.: Benitez

ARBITRO: Giacomelli

Francesca Devincenzi

Il Tardini si conferma fortino della “TestaAlta”: dopo due prestazioni non brillanti, per usare un eufemismo, e otto reti subite, tra Lazio e Cagliari, i gialloblù mettono cuore e dignità contro un Napoli scialbo nel primo tempo, a denti stretti e grinta violenta nel secondo.

Differenti le motivazioni in campo, Napoli per la Champion, seppur con un declarato turn over, Parma solo per una passerella di orgoglio e talento davanti al proprio pubblico, ad una big e ad eventuali acquirenti di società o singoli giocatori.

Trentasei (al netto della penalizzazione dei ducali) i punti di differenza in classifica, un abisso, colmato solo dalla voglia dei calciatori di casa di fare ancora qualcosa di buono, dopo lo sforzo reso noto dai curatori fallimentari nella giornata di ieri di ridursi drasticamente spettanze passate e future a beneficio di chi (e se) arriverà. A Palladino risponde Gabbiadini, a Jorquera Mertens per un due a due che trappa applausi.

LE FORMAZIONI – Donadoni recupera Mirante, davanti a lui da fiducia a Feddal Mendes e Cassani, in attacco cambia tutto: dentro Palladino, napoletano verace, con alle sue spalle Nocerino. Benitez opta per il turnover, nonostante una vittoria possa avvicinare i suoi alla Champions Zone: in ottica ritorno di giovedì contro il Dnipro (ritorno delle semifinali di Europa League) fuori Higuain, Insigne, Callejon, Lopez, Maggio e Britos.

NAPOLI MALE IN TRASFERTA, E MALE IN AVVIO – I numeri parlano di azzurri che soffrono in trasferta, e che spesso in avvio patiscono: al Tardini ne arriva la conferma, con Napoli schiacciato nella propria metà campo e Benitez visibilmente infastidito. Al nono, il vantaggio ducale: Su un corner, Andujar esce a farfalle, Palladino in mischia calcia e insacca il vantaggio facendo esplodere di gioia uno stadio partecipe e caldo nonostante retrocessione, fallimento e annata scellerata. Il vantaggio ducale suona la sveglia in casa Benitez: gli ospiti si svegliano e iniziano a premere. Al 13esimo un miracolo di Feddal evita che una buona idea di Gabbiadini serva Zapata, al 22esimo Albiol di testa fa tremare Mirante.

GABBIADINI NON PERDONA, UNO PARI – Al 28esimo Mendes, ammonito pochi minuti prima e in giornata no, sbaglia il passaggio e serve Hamsik, che gira la sfera a Gabbiadini, libero e ben piazzato. Mirante si butta ma non ci arriva, uno pari e tutto da rifare per il Parma. Ma gli uomini di Donadoni non si perdono d’animo, troppo ghiotta l’occasione di mettersi in mostra contro una big, seppur slavata nel gioco, e dopo cinque minuti ritrovano il vantaggio. Si incarica della battuta Jorquera, che si porta avanti il pallone, vede una feritoia e lascia partire un destro potentissimo che si infila alle spalle di un immobile Andujar. Ma il Parma non si accontenta, e al 42’ è ancora Palladino show: riceve palla, mette a sedere Albiol, tira, viene murato da Strinic ma riprova il tiro lambendo la traversa. E col Parma in avanti termina la prima frazione

LA RIPRESA – E’ facile immaginare che Benitez abbia ben strigliato i suoi, perchè dagli spogliatoi esce un Napoli ben più determinato. Al 50esimo il primo squillo, con Hamsik che devia un corner di testa e chiama Mirante, napoletano pure lui, al miracolo. Rafa cambia: fuori Callejon dentro Zapata, fuori Gargano, dentro Higuain. Al 55esimo ancora azzurri: Mertens inventa un cross teso, Mirante vola e dice no, poi sulla linea, in qualche modo, blocca un tiro di Callejon.

ARREMBAGGIO NAPOLI – Quello degli azzurri è un vero e proprio assalto, il Parma barcolla, si barrica in difesa per non mollare, concede metri e corner, Mirante vola e mette i guantoni ovunque per dire no. Ma al 71esimo non può nulla sul diagonale a tagliare di Mertens che infila nell’angolino lontano per il 2-2. Trovato il pareggio, gli uomini di Benitez vogliono vincere, e l’assedio non si placa, anche se sporadici attacchi del Parma permettono a Mirante di respirare tra una folata offensiva e l’altra. All‘81esimo il numero 83 ducale dice no a Hamsik, a tre dal termine compie un mezzo miracolo su Higuain. I quattro di recupero concessi da Giacomelli sono un sussurro di brividi e resistenza, paura e orgoglio, resistenza verace e dignitosa, mentre il Tardini è un crepitio di applausi da una Curva commovente con dedizione e presenza.

L’unico vero peccato è che l’ingresso negli spogliatoi si accenda con un inizio di rissa e allo striscione “Uniti nel dolore Ciro vive” (Il riferimento è a Esposito e Bagnaresi, vittime assurde di un calcio e un tifo che non sono sport) la curva partenopea risponda con un “Serie B” che, in verità, assapora di augurio più che di beffa…

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