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Donadoni: “Non siamo disposti a regalare le partite”. Palladino alza la voce: “il calcio deve cambiare”. Il commento: “Potevamo aspettarcelo?”

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Viene da dire “potevamo aspettarcelo. Viene da dire, che prima o poi qualcuno, dopo l’operazione salva-Parma, basata anche sui 5milioni di euro erogati dalla Lega Calcio prelevandoli dal fondo multe, avrebbe potuto dire “ma come, io vi tengo a galla e voi mi levate punti?“.

Ma parliamo di sport, anche se gli interessi che lo muovono, tra diritti tv e incassi tra Champions League e non cambiano non di poco. E alzare la voce dovrebbe essere lasciato ai tifosi, magari stigmatizzandolo, e non essere professione e scelta di chi una società la rappresenta, o addirittura, ne indossa la maglia in campo.

E’ sintomatico come l’unica big ad alzare la voce per essere stata fermata dal Parma, sia la meno big e la meno elegante di tutte, il Napoli. Inter Roma e Juve hanno incassato, il Napoli no, con De Laurentiis che sbraita  in Europa e ordina il silenzio in Italia, ma permette a dirigenti e giocatori di invitare gli avversari a metterci meno verve, perché in fondo “siete falliti”. Mentre la curva intona “serie B”, troppo piena di se per pensare che è un augurio, non sicuramente una maledizione, il campo consuma la peggiore delle pagine, con strilli insulti e una mezza rissa sedata solo dal buon senso di chi, ancora, al pallone vorrebbe giocarci e non prenderci gli avversari.

Il Napoli probabilmente verrà sanzionato, ora sarà curioso capire quanto pesantemente. La causa della rabbia, perdere terreno per la zona Champions. Se la scenetta costasse proprio l’estromissione dall’Europa, sarebbe paradossale quanto giusto.

Palladino e Donadoni, voci diverse, ma unanimi. Un giocatore e un allenatore, entrambi allibiti. Per una volta ancora non si può parlare di calcio, non per discutere di tribunale, ma per quanto accaduto nel post-partita, con Higuain e i dirigenti del Napoli che hanno trascorso gli ultimi cinque minuti di gara e l’immediato post a offendere i gialloblù. “Questo non è calcio” – il commento laconico.

Al termine della gara pareggiata con il Napoli e dopo il finale di partita segnato dal nervosismo degli azzurri, mister Roberto Donadoni ha così commentato “Le parole dell’attaccante azzurro chi era a bordo campo le ha sentite ed è giusto che si sappiano. Forse sono state dette perché non abbiamo permesso al Napoli di vincere… Vada però a parlare con quelli di Inter e Roma, perché abbiamo fermato anche loro, che sono dirette concorrenti per l’Europa. Il Parma ha sì deciso di continuare a giocare, ma non di perdere tutte le partite 3 o 4 zero. Noi vogliamo giocare con professionalità, per cui dico che assistere a queste cose è una schifezza”.

Dove trova il Parma le forze per continuare?
“E’ l’orgoglio a darci forza. Ora però chiudiamo questa parentesi spiacevole, che spero non lasci strascichi. Io capisco che ognuno di noi lotta per un obiettivo e che può subentrare l’amarezza quando non lo si raggiunge, ma andare oltre è fuori luogo.

Non dimentichiamo che questi uomini – perché di veri uomini si tratta – 15 giorni fa hanno firmato la rinuncia al 65% degli stipendi dell’esercizio provvisorio e al 75% per ciò che riguarda il pregresso.

Quando però vedo queste cose, dico: ‘Ma cosa volete?’. Siamo tutti bravi a parlare quando si tratta degli altri. Quando poi si parla di noi stessi si cade, si inciampa. E’ vergognoso.

La nostra è una delusione immensa. Se vogliono che perdiamo tutte le gare a tavolino, siamo disposti a farlo, altrimenti desideriamo giocarcele fino in fondo con tutti. Lottiamo sempre con caparbietà e volontà, e poi si viene ripagati così…

Il Parma poi è probabilmente la squadra più napoletana della A:

“Nella nostra squadra ci sono tanti ragazzi che vengono da Napoli e questo è bello perché vuol dire che Napoli sforna molti giocatori. Io sono stato in tanti stadi, ma ricorderò sempre certe manifestazioni del pubblico partenopeo. I tifosi azzurri mi hanno fatto accapponare la pelle come pochi. Di questo devono andare orgogliosi”.

Raffaele Palladino, oggi ha ritrovato la rete. E disputato una rande prestazione, d’orgoglio.

“Questo risultato è il solito messaggio che diamo al campionato. Giocare con professionalità, dignità, grande grinta e determinazione, soprattutto per questa maglia. Lo facciamo per i nostri tifosi, per la nostra professione e per tutti i dipendenti del Parma. Queste sono autentiche soddisfazioni. Con lazio e cagliari avevamo preso gol in pochi minuti, compiendo due passi falsi, ma ci siamo ripresi. Subito” – spiega.

A fine gara cosa è successo?

“E’ successo qualcosa di veramente triste. Abbiamo ascoltato parole ingiuste e scandalose, nel finale, da parte di colleghi e dirigenti del Napoli. Ci dicevano che siamo falliti, che siamo retrocessi, che non dovevamo giocare con cattiveria e determinazione. Il sottinteso era che potevamo lasciargli la partita. Il calcio non deve andare in questa direzione, il calcio deve cambiare. Deve essere semplicemente normale giocarsi una partita come abbiamo fatto noi oggi e onorare questa maglia con professionalità. Forse il Napoli pensava di venire al Tardini e trovare una partita regalata. Noi non regaliamo niente a nessuno. Questa mentalità deve proprio cambiare. Le parate di Mirante su Higuain? Beh fanno parte del calcio, tra un grande attaccante e un grande portiere. Oggi ha vinto Mirante. Higuain deve arrabbiarsi soltanto sportivamente, non proferendo certe frasi. Non deve accadere più. Non può essere scontato venire a Parma e pensare che il Parma dia una vittoria a un avversario che si sta giocando la qualificazione in Champions League”.

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