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Parma Calcio, oggi scade la prima asta. Acquistare all’ultima potrebbe essere un affare…

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Oggi a mezzogiorno scade il primo termine per presentare le offerte irrevocabili di acquisto del Parma Fc, offerte che non potranno essere inferiori alla base d’asta fissata in 20 milioni di euro.

Nel caso in cui dovesse arrivare una sola offerta, questa sarà considerata vincitrice, se invece ne arriverà più di una si procederà all’incanto (con i potenziali acquirenti che si sfideranno a suon di rialzi) nei prossimi giorni davanti a un notaio.

Se invece, come tutto lascia pensare, non arriverà nessuna offerta, si passerà al termine successivo per la presentazione di offerte ribassate del 25% (per un totale quindi di 15 milioni), già fissato per le ore 12 del 12 maggio. Se anche questa seconda asta andrà deserta sono già stati fissati ulteriori scadenze per le ore 12 del 18 maggio, del 22 maggio e del 28 maggio, con la riduzione della base d’asta del 25% ad ogni successivo tentativo.

Ad ogni buon conto, se l’interessato o gli interessati hanno voglia di aspettare, riusciranno a pagare il Parma poco più di 6 milioni di euro, oltre quello che sarà il valore definitivo del debito sportivo: considerato il successivo incasso tra paracadute, vendita di alcuni giocatori, diritti tv eventuali, il Parma Calcio potrebbe diventare quasi un buon affare.

E’ lecito sperare, grazie alle parole dei curatori, ma anche grazie ad un conto della serva veloce veloce: 7 milioni di asta + 20 di debito sportivo fanno 27. Cui andrebbero tolti i 12,5 di paracadute, una media di 5 di diritti tv, 4 milioni per la vendita di metà del cartellino di Defrel, altrettanti dalla cessione di qualche altro pezzo buono come Mauri, Feddal, Mirante ed altri che hanno mercato anche all’estero.

Sarebbe abbastanza rapido fare pari e patta, poi ripartire con una società pulita, un blasone importante (quarta in Italia per titoli in Europa) e una città con tifoseria e cibo da Oscar.

“Si faccino avanti signori, si faccino avanti”. E se lo dice il ragioniere più famoso d’Italia…

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