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Città al buio, un 19enne in rianimazione e tante domande senza risposta. Pizzarotti: black-out sconcertante

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Restano gravissime le condizioni del giovane di 19 anni di Parma rimasto folgorato ieri sera all’interno della centrale elettrica Terna di Vigheffio, frazione alle porte di Parma.

Il giovane ha toccato uno dei cavi a 132mila volt che riforniscono la centrale ed ha riportato ferite ed ustioni in tutto il corpo. L’incidente ha provocato un black-out di venti minuti in tutta la città ed in parte della provincia. Su quanto successo indagano i carabinieri.

L’ipotesi di un furto di rame finito male resta la più concreta, ma non si escludono altre piste compresa la semplice bravata.

Nei giorni scorsi in città erano stati già denunciati diversi casi di furto di cavi elettrici, anche in centrali ad alta tensione. Si cerca soprattutto di risalire agli eventuali complici che si sarebbero messi in fuga dopo l’incidente senza peraltro dare l’allarme. Al momento dell’incidente su Parma stava piovendo.

Al merito è intervenuto anche il sindaco Pizzarotti, che come di consueto scarica al colpa su qualcuno. Questa volta, su Terna: “Doveva vigilare”.

Ecco il testo del comunicato emesso dall’amministrazione:

“Ciò che è successo ieri sera è motivo di riflessione e di sconcerto.
A quanto si apprende dalle scarne notizie di cronaca un diciannovenne di Parma sta lottando fra la vita e la morte nel reparto di rianimazione del Maggiore.

Innanzitutto speriamo che le sue condizioni di salute migliorino e che possa presto riprendersi. Detto questo, le indagini chiariranno perché quel giovane si trovasse all’interno di una importante centrale elettrica e in che modo abbia potuto venire in contatto diretto con le apparecchiature, al punto di causare un black out elettrico per l’intera città di Parma.

Evidentemente ci sono gravi lacune nel sistema di sicurezza. Su questo occorre riflettere e agire tempestivamente
Ha ragione chi ritiene che il vero, inquietante, problema è che questo fatto ha messo a nudo le lacune di sicurezza in cui viviamo: basta poco per accedere alla centrale di Vigheffio e lasciare al buio un’intera città, e – come è stato scritto – “disattivare sistemi di sicurezza, isolare decine di migliaia di persone, bloccare cancelli automatici, ascensori, sistemi di comunicazione”

Un’azione di sorveglianza assidua e adeguata e sistemi di allarme funzionanti sono il minimo che si può chiedere al gestore “TERNA”.

Ora che il problema si è manifestato evidenziando tutta la fragilità del sistema, abbiamo diritto di pretendere che venga fatto il necessario e il possibile per tutelare la nostra popolazione e garantire il corretto funzionamento dei servizi per i quali i cittadini pagano profumatamente, e soprattutto abbiamo il dovere di chiedere che sia garantita la sicurezza con adeguati provvedimenti non più dilazionabili. Intanto si cominci con il presidio permanente e con l’installazione di un adeguato sistema di allarme alla centrale di Vigheffio”.

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