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Lucarelli: “È’ fallito Ghirardi, non noi. Chi ha fatto 218 mln di debiti paghi”

Per questa mattina era previsto un allenamento e l’incontro coi curatori fallimentari.

Ma all’arrivo a Collecchio i giocatori si sono trovati Finanza, Carabinieri, sigilli.

“Le perquisizioni? Ormai siamo abituati, non ci sorprendiamo più”- ha commentato Lucarelli, amaro.

Noi siamo qui per allenarci, ma questo rende l’idea di ciò che stiamo vivendo da un po’ di tempo. Mi auguro che Manenti sia stato il primo a pagare e che a ruota ce ne siano altri.

Mi riferisco a chi ha ridotto il Parma in queste condizioni. Se siamo arrivati a questo punto ci sono dei colpevoli, ed è giusto che paghino le conseguenze e rispondano di quello che hanno fatto in questi anni.

Domenica si giocherà, ho saputo che c’è stato l’incontro tra Comune e curatori fallimentari, lo stadio è disponibile quindi giochiamo.

Noi vogliamo giocare perchè è il nostro lavoro e vogliamo rimanere a testa alta fino ala fine perchè non è fallito il Parma, non sono falliti i tifosi, nè la città e nemmeno la squadra, è fallito Tommaso Ghirardi. Noi dobbiamo andare a testa alta fino alla fine se ci sarà la possibilità. Il fatto di giocare o meno è una decisione della squadra che esula da quello che è la storia del Parma.

Noi abbiamo chiesto garanzie e nuove norme alla Federazione, c’è stato un incontro tre settimane fa e ce ne sarà un altro lunedì a Roma. Vogliamo, in vista del Consiglio Federale del 26 marzo, avere delle certezze che delle modifiche vengano attuate. Da questo dipende che la squadra giochi o non giochi.

Tavecchio era a conoscenza della situazione e non ha fatto nulla? Ci sono colpevoli e delle responsabilità, che sono anche della Figc e della Lega, che non hanno monitorato la situazione o non c’erano le norme giuste. Vogliamo che ci sia più rigidità nei controlli, ed è nell’interesse di tutti, non solo del Parma. Se hanno fatto 218 milioni di euro di debiti qualcuno ha sbagliato, e deve prendersi la responsabilità di questo. Taci e Manenti sono danni collaterali, alla base c’erano altre persone”.

Dare una mano a ridurre il debito sportivo? “Se è’ per favorire un acquirente siamo disponibili, anche perché il rischio è perderci anche noi”.

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