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Terme di Salso: “Se serve intervenga il governo”

“La crisi delle Terme di Salsomaggiore pare avvitarsi in una crisi senza fine ed è quindi il momento che, insieme alle istituzioni locali, anche il Governo faccia la sua parte, considerando il potenziale turistico del sito, che non merita di entrare nella sua peggiore crisi proprio nell’anno di Expo.

Sappiamo dei difficili passaggi attraversati dalla Società negli ultimi due anni – dalla diminuzione costante del fatturato alla perdite d’esercizio di oltre 2 milioni di euro nel solo 2013, dai 29 milioni di euro di esposizione complessiva nei confronti delle banche che si è tradotto in un rigetto del piano di risanamento fino alla revoca delle linee di credito – passaggi che si sono ripercossi sulle spalle dei tanti lavoratori, tra stagionali e non, che operano nella struttura.

Chiediamo quindi al Governo con una interrogazione appena depositata di intervenire presso gli istituti di credito, anche attraverso la corresponsione di garanzie, per facilitare la riapertura delle linee di credito e quindi il ripristino del piano di risanamento approntato dalla Società.

Si prenda atto che l’attuale situazione occupazionale derivante dagli affitti di rami d’azienda non è sostenibile giacché prevede la perdita del posto di lavoro per almeno 100 persone, l’elusione del problema degli stagionali privati di reddito e prospettiva, e la riassunzione nella newco per una minoranza con perdita di diritti e quote di reddito”.

On. Giovanni Paglia (S.E.L.)

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