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Qui Collecchio: ufficiali giudiziari all’opera. Intanto Lucarelli parla col giudice fallimentare

Mentre a Collecchio gli ufficiali giudiziari pignorano, probabilmente, le attrezzature ginniche già valutate in occasione del pignoramento di auto e furgoni, Alessandro Lucarelli e’ stato sentito in tribunale.

Ecco le sue parole prima di entrare: “L’interesse dell’opinione pubblica è partito in ritardo, speriamo che ci sia il tempo per sistemare le cose. Ci sono diverse squadre che come noi non se la passano bene. Non voglio però guardare in casad’altri, abbiamo già tanti problemi noi.

Ci dovrebbero essere gli organi competenti che controllano, ma nel nostro caso non è stato così. Speriamo che non accada più. Come coincidono le parole di Ghirardi con la mia presenza in Tribunale? C’è qualcosa che non quadra, i problemi ci sono e sono nati sotto la sua gestione. Lui più di tutti conosce questi problemi.

Tavecchio ha detto che il Parma concluderà il campionato? Questo l’ha detto lui, vediamo come si comporterà nei nostri confronti. La trasferta di Genova? Prenderemo quattro o cinque macchine, faremo una macchinata. Il modo di andare a Genova lo troveremo. Sarebbe bello tornare un po’ al calcio di una volta. La manifestazione dei tifosi? Grande sostegno e grande civiltà da parte loro, ormai sono qui da sette anni e sapevo che sarebbe andata così. Se chiederemo il fallimento?

Vediamo, a me l’ipotesi di accelerare il fallimento non piace, noi dobbiamo cercare in tutte le galloppa-tribunalemaniera di salvare la società. Il fallimento dev’essere l’ultima soluzione, perchè porta a delle rinunce da parte dei dipendenti, che perderebbero i nostri stipendi. Siamo qui a vedere cosa succederà.

Contattare Ghirardi? Io credo che abbiate voi più strumenti di noi per contattarlo e vedere quello che è successo. Da quando ha lasciato la società non l’abbiamo più visto nè sentito.

Manenti? Ha avuto poco tempo per dimostrare con i fatti quello che aveva detto. Mi auguro che riesca lui a tirare fuori quello che ci vuole per salvare questa società. Prima di spegnere tutte le speranze aspetterei un attimo“.

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