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Il Parma strappa applausi e lacrime: Roma fermata sullo zero pari

Generoso, da applausi. Commovente. Incredibile. Non ci sono aggettivi per descrivere il Parma targato Roma all’Olimpico. Poca roba in avanti, tantissima dietro, una difesa impeccabile, una fase difensiva imperturbabile.

La solita prestazione che fa dire: “avessero sempre giocato così”… Anche se le dichiarazioni di Manenti non tranquillizzano. “I soldi arriveranno domani, massimo martedì”. Se lo dice lui…

FORMAZIONI Donadoni schiera Mirante tra i pali ed una linea di difesa composta da Cassani, Mendes, Lucarelli e Costa. A centrocampo spazio al trio Nocerino-Mariga-Mauri, a guidare l’attacco invece è Belfodil con Rodriguez e Varela a supporto.

Garcia schiera la sua Roma con un consueto 4-3-3 nel quale la linea difensiva davanti a De Sanctis è composta da Florenzi (che viene quindi riproposto nella posizione di terzino), Manolas, Yanga-Mbiwa e Cole. A centrocampo c’è De Rossi in cabina di regia con Nainggolan e Keita ai suoi fianchi. In attacco c’è Doumbia .

IL PARMA C’E’ – Come ampiamente prevedibile è la Roma a fare la partita e a dettare i tempi di gioco, il Parma però in apertura non appare affatto intimorito ed anzi è sempre pronto a ripartire in contropiede quando si presenta l’occasione giusta. La gara, nelle prime fasi di gioco è sostanzialmente equilibrata e nessuna delle sue squadre riesce mai a rendersi realmente pericolosa. Per la prima azione degna di nota bisogna aspettare il 14′ quando sui piedi di Yanga-Mbiwa arriva un pallone deviato su tiro di Gervinho, il difensore giallorosso si trova in ottima posizione in piena area di rigore ma sbaglia clamorosamente lo stop e tutto sfuma.

LA LUPA ROMPE GLI INDUGI – Verso il 20′ del primo tempo la squadra di Garcia inizia a premere con più decisione sull’acceleratore affidandosi soprattutto ai guizzi di Gervinho e ad un ispirato Ljajic. Al 24′ Mendes respinge un tiro dell’ivoriano, sul pallone si avventa l’attaccante serbo ma la sua conclusione sulla sua botta sicura è Cassani ad immolarsi negando ai giallorossi il vantaggio. La Roma è padrona del campo e Ljajic prima ci prova da fuori con un tiro a giro, poi sul finale di prima frazione entra in area dalla sinistra ubriacando tre avversari ma sbaglia la conclusione finale. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

RITMI LENTI, IL PARMA NE APPROFITTA – Anche nella ripresa la Roma prova a fare la partita ma la sua azione è sempre estremamente lenta e la squadra di Donadoni non ha mai difficoltà a richiudersi in difesa. I giallorossi rimbalzano contro il muro eretto dai ducali ma mancano proprio le idee per aggirare l’ostacolo. Con il passare dei minuti Nainggolan sale in cattedra e prende per mano la squadra, le sue intuizioni però a poco servono vista anche la giornata no dell’unica punta Doumbia.

INUTILE FORCING FINALE – Come già accaduto nel primo tempo la Roma riesce a prendere metri su metri con il trascorrere del tempo e nel finale di gara si rende più volte pericolosa. Prima deve fare i conti con un Mirante sempre molto attento poi anche con la sfortuna quando Cole in tuffo coglie la traversa. Il centrocampista inglese ci prova anche di sinistro ma non trova lo specchio della porta mentre in pieno recupero è il giovane Verde a tentare senza fortuna la conclusione di potenza. Finisce 0-0 con la squadra di Garcia sommersa dai fischi dell’Olimpico.

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