Home » Cronaca » “Il carcere di Parma rischia il blitz elettrico”

“Il carcere di Parma rischia il blitz elettrico”

Unknown

“Questa è l’esigenza principale emersa dall’incontro con la dirigente della struttura, dott.ssa Monastero, dai funzionari di Polizia Penitenziaria e del GOM, che mi hanno accolto con grande disponibilità”– afferma Davide Mattiello, deputato Pd e componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia.

Mattiello, che in carcere ha fatto visita al Boss di Mafia Capitale Massimo Carminati, con “questa” intende niente meno che modifiche al sistema elettrico e l’inserimento di nuovi generatori di continuità, fondamentali per conservare la stabilità elettrica del carcere anche in caso di mancanze prolungate di corrente.

“Noi dobbiamo preoccuparci tanto che il 41 bis funzioni verso l’esterno, impedendo le comunicazioni dei boss con le organizzazioni criminali, quanto che che il 41 bis funzioni all’interno, garantendo il massimo della sicurezza ai detenuti stessi. Questo non soltanto per rispettare lo spirito della Costituzione e la dignità della persona, ma anche per creare quelle condizioni che possono far maturare nei boss detenuti la decisione di collaborare con la giustizia. Tornerò nel carcere di Parma e spero di trovarvi risolti i problemi che oggi ho riscontrato” – ha concluso Mattiello.

In un paese civile, dovrebbero preoccuparsene tutti. Tanta lotta alla Mafia, tanto lavoro per assicurare alla giustizia i malavitosi per poi metterli in un carcere di…minima sicurezza?

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*