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Crisi, anche le farmacie chiudono

MINITEXT-ORLA-70-webUn’altra farmacia in crisi, la terza nel parmense nel giro di un anno e mezzo. La Farmacia Sant’Antonio del dottor Andrea Melegari di Sissa ha depositato nei giorni scorsi in Tribunale le carte per avviare un concordato, per ridurre i debiti. La stessa strada era stata tentata senza successo da altre due farmacie l’anno scorso, la farmacia di via Buca a Neviano e la farmacia di via Cavour a Colorno. Pur avendo ottenuto un voto positivo dall’assemblea dei loro creditori al termine dell’iter del concordato, entrambe queste attività sono poi fallite per l’opposizione di alcuni dei creditori.

La farmacia S.Antonio di Sissa, che ha sede in via Ferrari, ha dichiarato lo stato di crisi. Un creditore aveva recentemente chiesto il suo fallimento. Il rischio del fallimento è stato stoppato con il concordato. La proposta che la farmacia intende fare ai creditori dovrà essere formalizzata entro la fine di gennaio. Il Tribunale ha affidato il caso al commissario giudiziale Marco Ziliotti.

Intanto, la farmacia di Colorno, fallita lo scorso gennaio, è stata venduta ad un nuovo farmacista alla fine di novembre. La Farmacia Silvia è stata aggiudicata al dottor Nicola Rossi di Asola per 1.415.000 euro, 100mila euro sopra la base d’asta stabilita dal Tribunale con la curatrice Barbara Piermarioli, oltre al valore del magazzino, di circa 142mila euro.

È andata invece a vuoto la prima asta per la vendita della farmacia di Neviano, fallita a febbraio, che è stata dunque rimessa sul mercato a prezzo scontato. A Neviano, nella prima asta venivano chiesti non meno di 640mila euro, più circa 100mila euro per i medicinali in magazzino. In mancanza di offerte entro i limiti, la curatrice del fallimento Stefania Valla ha pubblicato un nuovo bando d’asta: ora il prezzo base è di 478mila euro con rilancio minimo in caso di gara di 5mila euro; le giacenze di magazzino si sono ridotte indicativamente a circa 80mila euro. L’asta ci sarà il 27 gennaio.

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