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Immigrazione in calo, in Emilia 4198 nel 2013

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Al 31 dicembre 2013 sono 4.198 i permessi per asilo, protezione sussidiaria, motivi umanitari, Regolamento Dublino e richiesta di asilo registrati nelle 9 Questure dell’Emilia-Romagna. Un dato in calo rispetto al 2012 di circa il 6% (278 unità): è la prima volta che accade dopo 6 anni consecutivi di crescita, anche se il dato complessivo è ancora più che doppio rispetto al 2006. Sono i dati che risultano dal Monitoraggio 2014 di Emilia-Romagna Terra d’asilo in cui si ricorda che la presenza di popolazione rifugiata in regione deve essere considerata senza dubbio superiore, in quanto è noto che diverse persone, pur vivendo sul territorio regionale, hanno permessi di soggiorno rilasciati da Questure di altre regioni o sono in attesa che la Questura competente rilasci loro un permesso di soggiorno. I dati ovviamente non tengono conto dei numerosi arrivi del 2014: al 21 novembre sono 2.458 gli stranieri accolti nelle strutture temporanee sul territorio regionale.

I dati del 2013. Dal 2012 al 2013 i permessi di soggiorno risultanti ‘attivi’ alle Questure dell’Emilia-Romagna sono calati di circa 300 unità. Un dato che acquista un senso se lo si riporta nel suo contesto. Si deve infatti tenere presente che, dopo le 34.515 domande di asilo presentate in Italia nel 2011, le richieste sono crollate a 15.715 nel 2012. Il calo delle presenze in Emilia-romagna nel 2013 può dunque essere una conseguenza del bassissimo numero di domande di asilo presentate l’anno precedente. È possibile dunque un nuovo aumento delle presenze a partire dal monitoraggio sul 2014. Sul totale dei permessi le donne sono appena il 17%. Va tenuto presente che non tutte le Questure della regione sono state in grado di fornire il dato relativo alla distinzione per sesso. Il dato quindi è relativo al 76% del totale. Le nazionalità più presenti sono nigeriana (628) eritrea (290) pakistana (218). Seguono i maliani, gli ivoriani, gli afgani e i somali. Purtroppo, anche questo dato non è completo.

Il 2014. Gli stranieri accolti nelle strutture temporanee della regione al 21 novembre di quest’anno sono 2.458. Bologna è la città che ne accoglie di più (601), segue Modena con 294, Ravenna con 237, Piacenza con 236, Reggio Emilia 241, Forlì-Cesena 221, Parma 220, Rimini 219 e Ferrara 189. Un quadro più attuale delle presenza in Emilia-Romagna si ottiene sommando il dato a fine 2013 delle Questure con quello relativo alle persone arrivate nel corso del 2014.

Lo Sprar nel 2013. Il numero di posti finanziati all’interno dei progetti del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati dell’Emilia-Romagna è salito a 484 nel 2013 (+87). Un aumento che rientra in un generale allargamento del sistema a livello nazionale tra il 2012 e il 2013 e culminato a inizio 2014 con l’appovazione della nuova graduatoria dei progetti per il triennio 2014-2016 che ha portato la capacità totale del sistema a 19 mila posti. Nuova graduatoria che in regione ha portato i posti finanziati per i prossimi tre anni a 690. Nel 2013 quindi le persone accolte all’interno di progetti Sprar in regione ha raggiunto quota 725 (erano 607 nel 2012), un dato più che raddoppiato rispetto al 2005.

Rispetto alla tipologia dei permessi di soggiorno posseduti dai beneficiari al momento dell’ingresso nei progetti Sprar si conferma il dato del 2012: il 29% è richiedente asilo, mentre i restanti sono già in possesso di una protezione. La Somalia è il Paese più rappresentanto all’interno dei progetti della regione, seguita da Pakistan, Afghanistan, Nigeria. La presenza di donne è bassa (il 12%). I minori sono meno del 4% del totale (nel 2013 non c’erano in regione progetti dedicati all’interno dello Sprar ai minori non accompagnati). Il 40% dei beneficiari è uscito dai progetti in seguito a ‘integrazione definitiva’. Rimane costante la percentuale di coloro che abbandonano il progetto prima della scadenza.

Protezione internazionale. Nel 2013 la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Torino, sezione di Bologna, ha ricevuto 883 istanze di protezione internazionale. Il dato è in calo (-24%) rispetto al 2012, anno in cui c’è stato il forte impatto dell’Emergenza Nord Africa, quando le domande pervenute erano state 1.161. Le decisioni sono state 794, meno di un terzo delle decisioni assunte dalla Commissione nel 2012: anche in questo caso va tenuto della situazione emergenziale del 2012 e della circolare del ministero dell’Interno del 30 ottobre 2012 che ha portato a un rapido esame di molte domande già esaminate e precedentemente respinte dalla Commissione. Lo status di rifugiato è stato riconosciuto nel 10% dei casi nel 2013 (era il 6% l’anno precedente), la protezione sussidiaria nel 9% (in calo dal 13%) mentre la protezione umanitaria nel 24% (in forte calo rispetto al 38% del 2012).

In totale, il 43% delle decisioni della Commissione nel corso del 2013 ha riconosciuto una forma di protezione, internazionale o umanitaria.

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