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Canone Rai: Il più basso, il più evaso

Il canone della Rai è il più basso d'Europa, ma è anche il più evaso. Lo certifica Mediobanca nello studio sui "principali operatori televisivi" sottolineando come - tuttavia - a viale Mazzini sia consentita una raccolta pubblicitaria maggiore che le permette di compensare il deficit degli abbonamenti. Il raffronto tra i diversi servizi pubblici radiotelevisivi condotto da Ricerche&Studi di Mediobanca segnala che per il 2013 ogni abbonato ha versato una quota di 113,5 euro contro una media di circa 174 euro per i principali paesi europei: nello specifico, in Francia il canone per lo stesso anno era di 131 euro,…

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Conclusione : Non paga il 27% degli utenti, se fosse il 7% viale Mazzini potrebbe azzerare le perdite dell'attività di servizio pubblico (cioè quelle strettamente legate al ruolo di concessionaria di Stato) che nel 2012, ultimo dato disponibile, ammontano a 346 milioni

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Il canone della Rai è il più basso d’Europa, ma è anche il più evaso. Lo certifica Mediobanca nello studio sui “principali operatori televisivi” sottolineando come – tuttavia – a viale Mazzini sia consentita una raccolta pubblicitaria maggiore che le permette di compensare il deficit degli abbonamenti.

Il raffronto tra i diversi servizi pubblici radiotelevisivi condotto da Ricerche&Studi di Mediobanca segnala che per il 2013 ogni abbonato ha versato una quota di 113,5 euro contro una media di circa 174 euro per i principali paesi europei: nello specifico, in Francia il canone per lo stesso anno era di 131 euro, nel Regno Unito di 174,5 euro e in Germania di 215,7 euro.

Nonostante il basso costo l’Italia registra il primato nel tasso di evasione che è del 27% contro il 5% del Regno Unito e l’1% in Francia e Germania. Secondo una simulazione di Mediobanca, un calo del tasso di evasione al 7% permetterebbe alla Rai di azzerare le perdite dell’attività di servizio pubblico (cioè quelle strettamente legate al ruolo di concessionaria di Stato) che nel 2012, ultimo dato disponibile, ammontano a 346 milioni.

Paletti più ampi per gli spot pubblicitari contribuiscono ad alimentare la voce dei ricavi rispetto a quanto concesso alle emittenti straniere: per Rai il tetto alla pubblicità è fissato nel 4% della programmazione settimanale (60 minuti al giorno) e nel 12% di ogni ora mentre la Bbc non trasmette pubblicità nei canali destinati al Regno Unito e Francia e Germania hanno limiti maggiori per quantità e fasce orarie.

Negli ultimi cinque anni la tv di Stato ha cumulato perditre per 396 milioni di euro, mentre Mediaset ha registrato profitti per 571 milioni (comprese le attività spagnole) e Sky Italia per 341 milioni. Lo scorso anno, però, la Rai è tornato in nero facendo meglio di Sky – che ha perso 48 milioni – posizionandosi in Europa alle spalle della Bbc. Dal punto di vista dimensionale, Rai è la più piccola delle tv di stato prese in esame con 2,647 miliardi di ricavi 2013 a fronte dei 6,4 miliardi di Ard, dei 6 miliardi di Bbc e dei 3 miliardi di France televisions.

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