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Inceneritore: sul blog di Grillo l’ennesimo attacco a Pizzarotti

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“Non aver combattuto e vinto la battaglia contro la ‘dirigenza politicante’ Iren, priva di strategia industriale moderna e capace solo di accumulare miliardi di debiti, ha creato un danno enorme al paese, non solo al Movimento, quando Parma poteva diventare il simbolo di una svolta decisiva, in senso europeo, delle politiche ambientali/infrastrutturali nazionali: c’erano tutte le condizioni” – scrive Walter Ganapini, ambientalista, co-fondatore di Legambiente ed ex presidente di Greenpeace Italia, in una lettera aperta al sindaco Federico Pizzarotti, pubblicata sul blog di Beppe Grillo.

“Prima e dopo la tua elezione – ricorda la lettera – ho esibito la mia faccia su giornali e televisioni a supporto di una battaglia contro l’inceneritore che tu non hai mai neppure iniziato, una volta conclusa la campagna elettorale (sarò curioso, un giorno, di capirne il perché).

Come purtroppo leggiamo e sentiamo tutti i giorni, hai mancato il tuo obiettivo primario, quando tutto era ‘in discesa’, ma nessun ascolto è stato dato ai tanti pronti ad aiutare e con esperienze vittoriose alle spalle, in realtà molto più complesse di Parma. Nulla si è fatto per una immediata e possibilissima estensione del ‘porta a porta’ a tutto il Comune (che avrebbe tolto a monte il ‘cibo’ al forno). Nulla si è fatto per rendere trasparente il collaudo del forno a partire dal mettere sul serio in discussione competenze e cv di chi ne era stato incaricato; il collaudo è stato così rigoroso che al primo tentativo di avvio d’impianto l’Arpa ha constatato come Iren non riuscisse addirittura ad attivare la post-combustione. Nulla è stato fatto per verificare davvero il rispetto delle norme previdenziali (Durc) da parte delle aziende (quasi tutte in crisi) costruttrici del forno. Nessun seguito tempestivo si è dato alla chiamata di ‘manifestazione d’interesse Tmb’ cui (…). Nessuno stop a Iren , con richiesta di verifica rigorosa dei conti”.

“Venendo a Iren – conclude Ganapini – avevi patti parasociali per te aurei e che ti davano, di fatto, potere di veto; avevi un VicePresidente membro di un Comitato Esecutivo di 4 membri, figura che ti consentiva il controllo di ogni politica aziendale. Ti sei fatto sfilare tutto senza reagire dal duo Viero-Beggi (potevi persino invalidare l’ultima Assemblea), in modo neppur spiegabile con richiami alla più grave sudditanza psicologica (…) Oltre a ciò, non è stato dato seguito a nessun suggerimento riorganizzativo circa la macchina comunale da persone che ben ne conoscevano le storture dopo anni di regime Vignali- Moruzzi”.

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